Vittorio Feltri sull'omicidio di Rieti: "Uccidere uomo è reato minore"

Come al solito Vittorio Feltri non risparmia le sue parole al vetriolo sul fatto del giorno, questa volta esprimendo la sua opinione sull’omicidio di un 44enne avvenuto a Rieti nella notte tra il 25 ed il 26 novembre. Il direttore di Libero ha infatti criticato quella che a suo dire è stata una scarsa copertura mediatica della notizia, suggerendo inoltre come il fatto che la vittima sia un uomo e non una donna susciti automaticamente meno attenzione agli occhi di un’opinione pubblica concentrata sui casi di femminicidio.

Vittorio Feltri sull’omicidio di Rieti

Una signora brasiliana in provincia di Rieti ha bruciato vivo, dopo averlo cosparso di benzina, il marito. Che è morto. Ma la cosa, non essendo un femminicidio, lascia le femministe nella più totale indifferenza. Uccidere un maschio è un reato minore.

— Vittorio Feltri (@vfeltri) November 26, 2019

Sui propri account social, il giornalista ha criticato l’indifferenza dei media nei confronti della morte dell’uomo, accusando in particolare le femministe di applicare un metodo a due pesi e due misure a seconda che la vittima sia di sesso maschile o femminile: “Una signora brasiliana in provincia di Rieti ha bruciato vivo, dopo averlo cosparso di benzina, il marito. Che è morto. Ma la cosa, non essendo un femminicidio, lascia le femministe nella più totale indifferenza. Uccidere un maschio è un reato minore”.

La morte dell’uomo

La notizia di cui parla Vittorio Feltri è la morte di un 44enne di Rieti, ucciso dalla moglie a seguito dell’ennesima lite familiare. La donna avrebbe infatti cosparso di benzina il corpo del marito per poi dargli fuoco, anche se la morte dell’uomo sarebbe sopraggiunta a seguito dell’esplosione della loro abitazione, probabilmente avvenuta a causa di una fuga di gas in cucina.

Trasportata in ospedale dopo essersi gravamene ustionata per l’esplosione, la donna è stata successivamente fermata dalle Forze dell’Ordine con l’accusa di omicidio. Fortunatamente salvi i due figli della coppia, che al momento della deflagrazione non si trovavano nell’appartamento.