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Omicidio Serena Mollicone, il padre ha avuto un malore: è grave

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Il padre di Serena Mollicone si è sentito male questa mattina. Tra qualche mese potrebbe riaprirsi il processo per l'omicidio della giovane.

Guglielmo Mollicone, padre di Serena, uccisa nel 2001 in circostanze misteriose, ha accusato un malore questa mattina ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Frosinone. Stando alle prime informazioni circolanti, l’uomo sarebbe in gravi condizioni e il malore potrebbe essere ricondotto ad un infarto. Da quel terribile giorno di 18 anni fa, Guglielmo non ha mai fermato la sua battaglia per chiedere giustizia per la sua piccola Serena.

Omicidio Serena Mollicone: il malore

Era il 2001 quando ad Arce scomparve la giovane Serena Mollicone. Il suo corpo è stato trovato qualche giorno più tardi in un bosco con mani e piedi legati e la testa chiusa in un sacchetto di plastica. Le circostanze della morte non sono mai state chiare e proprio tra qualche mese potrebbe riaprirsi il processo. Il gup dovrà infatti decidere se rinviare a giudizio la famiglia Mottola, l’ex maresciallo dei carabinieri Franco, la moglie e il figlio Marco. Tutti risultano infatti indagati per la morte della giovane. “Sono convinto che Serena è sempre accanto a me e mi da forza, mi da fiducia, mi da coraggio” aveva detto Guglielmo Mollicone poco tempo fa parlando della figlia.

L’omicidio e le indagini

Il 3 giugno 2001 Serena Mollicone è scomparsa da Arce e di lei non si è più saputo nulla. Il suo cadavere è stato ritrovato in un boschetto qualche giorno dopo ma cosa sia successo dal momento della scomparsa sino al ritrovamento non è chiaro. Nel 2008 le indagini arrivarono ad un punto di svolta concentrandosi sulla caserma dei carabinieri locale, dove Serena sarebbe entrata il giorno della scomparsa e da cui non sarebbe mai uscita. L’unico a sostenere tale tesi è stato il brigadiere Santino Tuzzi che si tolse la vita qualche giorno dopo il colloquio con gli inquirenti.