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Muore senza eredi e lascia sei milioni di euro al Comune

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Morta all'età di 88 anni, lascia il suo patrimonio al Comune con il vincolo che venga destinato alla realizzazione di abitazioni per invalidi

Morta all’età di 88 anni, Carla Giuliani ha lasciato tutto il suo patrimonio al Comune di Treviglio, in provincia di Bergamo. Unico vincolo, così come scritto nel testamento, che soldi e terreni vengano destinati alla realizzazione di abitazioni per non vedenti e altri disabili.

Lascia sei milioni di euro al Comune

Una pensionata di Treviglio, Carla Giuliani, è morta nei giorni scorsi all’età di 88 anni in seguito ad un malore improvviso. Erede della Drogheria Giuliani a Treviglio, il padre veniva chiamato Gambù in quanto aveva una menomazione ad una gamba. Chiunque si recasse nella sua bottega, collocata all’inizio di via Roma, angolo viale Vittorio Emanuele, oggi viale del Partigiano, infatti, diceva di andare alla Drogheria del Gambù.

A distanza di anni, la figlia di Achille Giuliani, morta a 88 anni, ha deciso di lasciare tutti i suoi beni al Comune di Treviglio. Senza eredi diretti, la pensionata era vedova del marito Alberto Caffetti, morto il 7 giugno 2011, lasciandola di conseguenza erede universale di un ingente patrimonio.

Nei giorni scorsi, davanti al notaio Stefano Finardi, è stato aperto il testamento olografo della pensionata, in base al quale si evince la volontà della donna di lasciare il suo patrimonio, dal valore di circa 6 milioni di euro, al Comune di Treviglio, con il vincolo che vengano realizzati sui terreni di sua proprietà alloggi per non vedenti e altri disabili. Lascia anche 50 mila euro alla chiesa di San Francesco, nel quartiere Ovest dove viveva, “per Messe perpetue” a ricordo suo, del marito, del padre Achille e di altri conoscenti della famiglia.