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Truffa alle Poste: pericolo "smishing" tramite sms

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Truffa a Poste Italiane: un sms chiede l'invio dei dati sensibili ai clienti. Si tratta in realtà di un caso di "smishing".

Il caso di truffa ai danni di Poste Italiane era già stato segnalato il 19 Novembre 2019. L’allarme però non cessa, anzi. La truffa segnalata è un caso di “smishing”. Lo smishing è un tentativo di phishing che parte da un sms anziché da una mail. È un metodo insidioso perché, mentre la maggior parte dei servizi di posta elettronica sono capaci di bloccare o segnalare i tentativi di phishing in questo caso, visto che il messaggio arriva sullo smartphone, non si attiva nessun campanello di allarme.

Il messaggio chiede ai clienti di aggiornare i dati al nuovo sistema Psd 2 in modo di evitare il blocco delle utenze postali. Si tratta di qualcosa che può mettere in allarme sia i clienti dell’azienda sia i semplici cittadini ricevono ogni giorno lettere e pacchi. Il link presente nel messaggio conduce ad una pagina web che sembra essere quella di Poste Italiane. Ma non lo è.

Truffa alle Poste: pericolo “smishing”

Il link al sito in questione, quindi, viene inviato in modo tale che il mittente sembri Poste Italiane stessa. Chi ha già ricevuto un sms da Poste Italiane, ad esempio la notifica di una consegna, troverà il messaggio nella stessa conversazione. Dal canto suo, la società, che è a ben conoscenza del fenomeno, mette regolarmente in allerta i suoi clienti. Le conseguenze, infatti, potrebbero essere molto gravi.

L’obiettivo dei criminali è quello di ottenere il numero della carta del cliente e l’autorizzazione a operare online per suo conto. Una volta ottenuto il numero di telefono, il sistema chiede al cliente di inserire il codice di sicurezza che ha appena ricevuto sul suo telefono. Il rischio maggiore è il prosciugamento del conto.