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Vittime del clima, l'Italia è al sesto posto al mondo

Clima Italia

L'emergenza climatica è un problema sempre più attuale, anche in Italia, sesta per numero di vittime provocate dal clima tra il 1999 e il 2018.

Nei decenni tra il 1999 e il 2018, l’Italia ha raggiunto una preoccupante posizione per il numero delle vittime provocati dal clima. I dati sono stati diffusi dal Climate Risk Index 2020.

Il clima miete vittime in Italia

Germanwatch conduce annualmente uno studio riguardo il clima: Climate Risk Index. Lo scopo è quello di calcolare in quale misura i Paesi del mondo sono stati colpiti da cataclismi. Viene stilata poi una classifica in base alla vulnerabilità di questi a tali eventi. Dal 1999 al 2018, l’Italia ha raggiunto uno spaventoso sesto posto per numero di vittime causate da eventi meteorologici estremi. Per quanto riguarda il numero di perdite economiche pro-capite, il nostro Paese occupa la diciottesima posizione.

Questi sono i dati che emergono dal Climate Risk Index 2020. I risultati dello studio ci ricordano che le catastrofi naturali, collegate alla crisi climatica, colpiscono anche gli Stati ricchi. In questi due decenni l’Italia risulta essere il ventiseiesimo Paese più colpito da un clima imprevedibile. Prendendo in considerazione soltanto l’anno 2018, invece, si trova al ventunesimo posto.

Dal 1999 al 2018, le vittime nella nostra penisola a causa di eventi meteorologici estremi, sono state 19.947. Nello stesso arco temporale tali cataclismi hanno causato perdite economiche quantificate in 32,92 miliardi di dollari. Soltanto nel 2018, gli eventi estremi hanno causato in Italia 51 decessi e 4,18 miliardi di dollari di perdite.

Emergenza climatica: dati dal mondo

Il Paese maggiormente colpito da eventi estremi nello scorso anno è stato il Giappone. Lo studio di Germanwatch è stato diffuso a Madrid in occasione della Cop25 (2019 United Nations Framework Convention on Climate Change) e ha posto l’accento sul fatto che eventi meteorologici straordinari, collegati a forti variazioni climatiche, stanno colpendo i Paesi più poveri ma non solo. Nell’anno appena trascorso, il Giappone ha dovuto affrontare piogge eccezionali, ondate di calore e tifoni, ultimo il Faxai. Nella stessa classifica troviamo poi: Filippine, Germania, Madagascar, India, Sri Lanka, Kenya, Ruanda, Canada e Fiji. Dal 1999 al 2018, non c’è alcun Paese ricco a occupare le prime dieci posizioni, ricoperte da: Portorico, Myanmar, Haiti, Filippine, Pakistan, Vietnam, Bangladesh, Thailandia, Nepal e Dominica.

Il triste primato dell’India

Il primo Paese nel mondo sia per numero di vittime che per perdite economiche è l’India. I dati riportano 2.081 vittime davanti alle 1.282 giapponesi e alle 1.246 tedesche. Le perdite economiche sono stimate per un totale di 37,8 miliardi, cui seguono i 35,8 miliardi del Giappone.

L’Italia, nella classifica annuale, è ottava per perdite in termini monetari pro-capite e ventottesima per numero dei morti. Secondo gli autori di questo studio, nonostante gli eventi climatici sempre più imprevedibili stiano causando perdite e danni permanenti in tutto il mondo, non sono stati presi provvedimenti necessari. Il rapporto sottolinea l’importanza dei negoziati della Cop25: non esiste uno strumento finanziario delle Nazioni Unite per rimborsare le perdite legate al clima.