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Studentessa morta a Brescia, l'autopsia: "Non fu meningite fulminante"

Studentessa morta Brescia

La studentessa morta nello Spedale Civile di Brescia non è stata colpita da una meningite fulminante: l'autopsia ha chiarito i motivi del decesso.

L’autopsia effettuata sul corpo di Veronica Cadei, la studentessa morta a Brescia dopo aver accusato un malore in università, ha chiarito le reali cause del suo decesso. Inizialmente si era pensato ad una meningite fulminante ma l’esame del medico legale ha smentito questa ipotesi.

Studentessa morta a Brescia: l’autopsia

A comunicare il risultato dell’autopsia disposta dalla Procura di Brescia è stato il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Gianmarco Trivelli. Costui ha chiarito che dagli esami le meningi sono risultate intatte e il liquor pulito. Non si è trattato dunque di una meningite bensì di una infezione generalizzata fulminante, alla cui origine c’è il batterio meningococco di tipo C.

In una nota si legge comunque che i medici stanno rivedendo, insieme ai professionisti interessati, il percorso della paziente sotto i diversi profili clinico-assistenziale, organizzativo, documentale e relazionale. Tenendo conto degli elementi raccolti finora, l’ospedale ha spiegato che tutti gli interventi che ha condotto li hanno effettuati in maniera completa e adeguata. Sette medici sono comunque stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Questo per permettere tutti gli accertamenti medici necessari a verificare la possibilità che si facesse qualcosa di più o di diverso per salvare la giovane.

Dopo l’autopsia, il sostituto procuratore Lorena Ghibaudo ha firmato il nullaosta per la sepoltura. La madre ha infatti spiegato che domani, venerdì 6 dicembre 2019, il suo corpo tornerà a casa e che i funerali si svolgeranno lunedì 9 dicembre a Villongo, il paese della bergamasca di cui era residente.