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Prima della Scala, ovazione a Mattarella: 4 minuti di applausi

Prima della Scala

Standing ovation e quattro minuti di applausi per il Presidente della Repubblica alla Prima della Scala

Il presidente della Repubblica ha fatto il suo ingresso nel palco d’onore insieme alla figlia Laura. Ad accoglierlo 4 minuti di applausi da parte del pubblico presente per la Prima della Scala.

Prima della Scala, gli applausi per Mattarella

Un’ovazione e una standing ovation hanno omaggiato Sergio Mattarella al suo ingresso presso il celebre teatro della città meneghina. Dopo il lungo applauso (che ha sfiorato i 5 minuti), come di consueto è stato intonato l’inno di Mameli. Illuminata la sala del Piermarini e, con il sipario ancora chiuso, l’orchestra diretta dal maestro Riccardo Chailly ha intonato l’inno italiano. Al fianco del Capo dello Stato, nel palco reale, anche Elisabetta Casellati, presidente del Senato, il sindaco Beppe Sala e compagna Chiara Bazoli. Con loro presente il ministro Dario Franceschini e gli altri ospiti d’onore. Poco dopo le 18, calate le luci nella sala, ha avuto inizio la Tosca di Giacomo Puccini.

Prima della Scala

Lo staff e le maestranze del Piermarini hanno avuto modo di incontrare Mattarella durante il secondo intervallo. Si è trattato di un incontro privato e precluso alla stampa. “Non saprei da dove cominciare per fare i complimenti, mi è piaciuto tutto”, avrebbe commentato il presidente della Repubblica, che in precedenza aveva parlato con gli artisti, il maestro Riccardo Chailly e il regista Davide Livermore. Non sono mancati i suoi complimenti “per una messa in scena straordinaria, capace di innovare rispettando la partitura”.Al Teatro alla Scala anche Liliana Segre, accompagnata dalla sua scorta. Anche per la senatrice a vita non sono mancati gli applausi e gli apprezzamenti. “Brava, grande!”, hanno urlato alcuni passanti. Sullo spettacolo il regista Davide Livermore ha commentato: “È una grande festa per la cultura italiana. Il giorno più importante”. “Musicalmente fantastica e anche la regia è travolgente”, sono state le parole di Dominique Meyer.