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Omicidio Luca Sacchi, testimone: "Ho provato a fermare aggressore"

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Un testimone dell'omicidio di Luca Sacchi ha scelto di collaborare con i pm e confermato la pista della trattativa per droga.

Emergono nuovi elementi nell’indagine sull’omicidio di Luca Sacchi: se in un primo momento un testimone, Domenico Marino Munoz, aveva spiegato di aver incontrato la vittima e Anastasyia per una birra al pub senza menzionare una trattativa per la droga, la sua posizione ha ora trovato delle modifiche.

Testimone omicidio Luca Sacchi

Date le lacune, secondo le forze dell’ordine, nel suo racconto, la Procura ha convocato Munoz per essere riascoltato dalla pm Nadia Plastina. All’inizio aveva infatti spiegato di aver sempre trovato l’amico Luca tranquillo e che diceva che andava tutto bene. “Non mi risulta che Luca facesse uso di sostanze stupefacenti né che frequentasse persone poco raccomandabili“, aveva detto.

Per la prima volta però, riconvocato dagli investigatori, ha deciso di collaborare e aiutare gli inquirenti a ricostruire le tappe della contrattazione tra i ragazzi dell’Appio e i due pusher di San Basilio. Vale a dire Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.

Nella sua nuova testimonianza ha ripercorso i momenti in cui è avvenuto l’omicidio. Ha spiegato di aver tentato di fermare l’aggressore di Anastasyia che Luca aveva spinto a terra (Pirino). Ha però desistito nel momento in cui alla sua destra ha visto arrivare un ragazzo che aveva la mano destra lungo il fianco (Del Grosso).Mentre camminava avvicinandosi a Luca, che in quel momento stava soccorrendo Anastasia, ha affermato di averlo visto puntare una pistola verso Sacchi.

Spaventato e temendo per la sua incolumità, è quindi fuggito per nascondersi dietro un’auto. Una volta avvenuta l’uccisione, una telecamera l’ha ripreso mentre parla con Princi e con un’altra ragazza non ancora identificata.