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Addio a Pietro Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz

Morto Pietro Terracina

Deportato ad Auschwitz all'età di sedici anni, Pietro Terracina era uno degli ultimi italiani sopravvissuti alla Shoah: è morto all'età di 91 anni.

Pietro Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti italiani ad Auschwitz, è morto all’età di 91 anni. Nato a Roma, ha vissuto in primo piano gli orrori della deportazione quando, a soli 16 anni, i nazifascisti lo arrestarono insieme alla sua famiglia e lo portarono nei campi di concentramento.

Morto Pietro Terracina

A dieci anni Pietro era stato espulso da tutte le scuole italiane dopo l’introduzione delle leggi razziali che vietavano agli ebrei, tra le altre cose, di frequentare gli istituti scolastici. Riuscì a salvarsi dal cosiddetto “rastrellamento” della Capitale avvenuto il 16 ottobre del 1943, ma ad aprile dell’anno seguente iniziò il suo incubo. Un suo conoscente segnalò il nascondiglio che lui e la sua famiglia utilizzavano per sfuggire ai nazifascisti. Per questo venne arrestato insieme ai genitori, i fratelli, lo zio e il nonno.

Il 7 maggio 1944 subirono la deportazione ad Auschwitz dove vennero divisi, picchiati e avviati ai lavori forzati come lui stesso ha dichiarato. Non appena arrivato dovette subire l’orrore di vedere i suoi parenti morire. Fu infatti l’unico superstite della sua famiglia e vide la liberazione il 27 gennaio 1945 insieme agli altri pochi sopravvissuti. Tornò quindi in Italia, la sua patria natale, per diventare uno dei testimoni che hanno tenuto viva la memoria di cosa fu la Shoah.

A dare la notizia della sua morte all’età di 91 anni è stata la Comunità Ebraica di Roma, che ha annunciato il triste evento aggiungendo i dettagli relativi ai suoi funerali. Questi si svolgeranno lunedì 9 dicembre 2019 alle 13:30 al Portico di Ottavia e alle 14:30 al cimitero di Verano.

Tani i messaggi di cordoglio arrivati dalle istituzioni, primi fra tutti quelli di Sergio Mattarella e Giuseppe Conte. A loro si sono aggiunti i segretari di tutti i principali partiti politici, da Giorgia Meloni a Nicola Zingaretti a Matteo Salvini, tutti uniti dal ribadire la necessità di continuare a tramandare la sua memoria per evitare che simili orrori si possano ripetere.