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Morto Massimo Bertarelli: lutto nel mondo del giornalismo

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Massimo Bertarelli, muore uno dei padri del giornalismo. Tra i fondatori de ilGiornale, la lunga storia di una delle figure chiave di questo mondo.

Se ne va Massimo Bertarelli, giornalista che aveva visto la nascita della sua carriera nel 1964 al Guerin Sportivo, per finire poi a ilGiornale. Tanti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando nelle ultime ore da amici e colleghi: “Se ne va un pezzo di storia“.

Addio a Massimo Bertarelli

Lutto nel mondo del giornalismo. Si è spento Massimo Bertarelli, giornalista d’altri tempi, di quelli dell’era Montanelliana. Una lunga carriera, iniziata nel 1964 al Guerin Sportivo, e continuata nelle mani de ilGiornale, di cui è stato uno dei fondatori insieme Indro Montanelli e Mario Cervi. Un quotidiano allargatosi nei tempi, che è andato via via ad occuparsi di cinema, con cui proprio Bertarelli collaborò con una video-rubrica settimanale per il sito de Il Fatto Quotidiano. Delle sue opere più importanti si ricordano “1500 film da evitare” e “Il cinema italiano in 100 film”, editi da Gremse Editore. Tanti i cordogli sui social arrivati da amici e colleghi, tra cui quello di Vittorio Macioce: “Sono i primi giorni di luglio. Lo vedo entrare nella mia stanza. Ha lo sguardo un po’ più triste. Lo abbraccio. Mi abbraccia. Mi dice: non sto tanto bene ma sono venuto a trovarti. Ben tornato a Milano”. Un incontro lungo vent’anni, dove Macioce è accolto da Massimo nella redazione del ilGiornale per curarsi della rubrica cultura e spettacoli. “Lo fece a modo suo, con una battuta spiazzante e con il cinismo di un romantico timido. Se ne va via uno degli ultimi fondatori del Giornale. Se ne va via una persona speciale. A tutti quelli che ancora non lo conoscono consiglio di leggere Massimo Bertatelli. Addio vecchio corsaro di un mondo che non c’è più”.

Il re dei cine-consigli

Attraverso un messaggio su Facebook, anche Maurizio Acerbi lo vuole ricordare: “Oggi, con la sua scomparsa, è morta anche una parte di me. La sola consolazione è che da oggi avrà riabbracciato sua moglie, alla quale, immancabilmente, telefonava appena finita una anteprima. Un amore grande, come il suo per il cinema. Ciao Maestro”. Saluti a cui si sono uniti quelli di Marco Lombardo – “Il mio sconsiglio è di piangerlo con dolore. Non ce lo perdonerebbe” – e di Pierluigi Bonora: “Un Giornalista. Un altro pezzo di storia che se ne va. Massimo, ti ho voluto un gran bene e ho fatto mie tante delle tue battute. Riposa in pace e salutami tutti”. Tutta la grande famiglia de ilGiornale si stringe attorno l’ex fondatore, amico e collega per ricordarlo con affetto.