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Ilva, giudice rigetta richiesta di prorogare l'uso dell'altoforno 2

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Il giudice ha negato la proroga chiesta da Ilva in amministrazione straordinaria per l’utilizzo dell’altoforno 2

Il giudice del dibattimento, Francesco Maccagnano, ha ribaltato la decisione della Procura che aveva accordato una proroga dell’utilizzo dell’altoforno 2 per permettere l’attività produttiva del sito siderurgico pugliese.

Negata proroga utilizzo altoforno 2

Nel corso della serata di martedì 1o dicembre, il giudice del dibattimento, Francesco Maccagnano, ha negato la proroga chiesta da Ilva in amministrazione straordinaria per l’utilizzo dell’altoforno 2 in modo tale da poter svolgere gli ulteriori lavori di sicurezza.

Una decisione per molti inaspettata, dato che lunedì 9 dicembre la Procura aveva a sua volta espresso parere positivo in merito alla proroga. In seguito alla decisione di negare la proroga da parte del giudice, quindi, per l’impianto si avvicina lo spegnimento dell’altoforno 2 in quanto scadono i tre mesi concessi dal Tribunale del Riesame per ottemperare alle prescrizioni. Proprio per questo motivo Ilva in amministrazione straordinaria è intenta ad impugnare al Tribunale del Riesame il provvedimento di Maccagnano.

“Nonostante tutte le proroghe della facoltà d’uso di cui ha beneficiato Ilva Spa, concesse espressamente oppure implicitamente, si impone a questo giudice rilevare che il termine richiesto per l’adempimento delle residue prescrizioni (pari, nella sua estensione massima, a 14 mesi) appare poco più del triplo del termine originariamente concesso dalla Procura”. Sono queste le parole utilizzate dal giudice Maccagnano nel provvedimento di 29 pagine. Per poi aggiungere: “Il termine richiesto risulta troppo ampio, in palese contrasto con tutte le indicazioni giurisprudenziali e normative, e dunque tale da comprimere eccessivamente l’interesse alla salvaguardia dell’integrità psico-fisica dei lavoratori”.