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Ragazze investite Roma, l'avvocato: "Gaia e Camilla passate col verde"

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L'avvocato difensore della famiglia di Camilla Romagnoli ha depositato una perizia sul semaforo

L’avvocato della famiglia di una delle due ragazze morte dopo essere state investite in corso Francia, a Roma, ha depositato una perizia sul semaforo. Nel video in questione si vede che il colore passa direttamente dal verde al rosso, senza passare per il giallo. Questo, quindi, porterebbe a pensare che le due ragazze siano passate con il verde.

La difesa dell’avvocato dei Romagnoli

Si preannuncia come un processo basato sulle perizie, quello sulla terribile tragedia di corso Francia in cui sono morte le giovani Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann. Da un lato, infatti, vi è Pietro Genovese, colui che ha investito le ragazze e che proverà a dimostrare che Gaia e Camilla “sono sbucate all’improvviso e che era impossibile evitarle”. Dall’altro canto i familiari delle vittime che invece intendono smentire che le ragazze siano passate con il rosso, puntando sulla responsabilità del giovane automobilista.

A tal proposito l’avvocato Cesare Piraino, difensore della famiglia di Camilla Romagnoli, ha depositato una perizia sul semaforo. Si tratta, in pratica, di un accertamento tecnico disposto sull’impianto semaforico pedonale in prossimità del punto in cui le ragazze hanno attraversato. Ebbene, il video in questione mostra che si passa dal verde al rosso senza il giallo. L’unico avvertimento è un verde che lampeggia per pochi secondi.

“Il semaforo per l’attraversamento pedonale ha una peculiarità obiettiva: non prevede, per avvertire i pedoni dell’imminente sopraggiungere” del verde per le “automobili il caratteristico ‘giallo per i pedoni ma prevede che al ‘verde per i pedoni’, che dura 26 secondi e mezzo circa, segua soltanto un ‘verde lampeggiante che dura appena tre secondi e 40, a cui segue repentinamente e immediatamente il ‘rosso’, sempre per i pedoni e contestualmente dopo un secondo circa, sopraggiunge il verde, cioè il via libera, per le automobili della carreggiata”.

Sono queste le parole utilizzate dall’avvocato, che inoltre ha aggiunto come tale “circostanza appare determinante sul profilo probatorio poiché se è vero che il giovane Pietro Genovese sia sopraggiunto su quelle strisce pedonali col verde e la macchina a fianco, nel frattempo, si sia fermata per far passare le ragazze, è certo che le stesse abbiano iniziato l’attraversamento pedonale con il verde e che si siano imbattute, subito dopo, nel “verde lampeggiante” e quindi, dopo appena tre secondi e mezzo, nel ‘rosso senza poter fare, loro si, sull’altro che subire la morte”