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Attentato dinamitardo Foggia: bomba esplode sotto a un Suv

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Terzo episodio in cinque giorni: nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 gennaio una bomba è esplosa a Foggia, causando danni ad auto e negozi.

Nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 gennaio un attentato dinamitardo ha colpito la città di Foggia, in Puglia: si tratta del terzo episodio in cinque giorni. Una bomba è esplosa sotto la Discovery Range Rover di un residente nei pressi del cimitero e ha danneggiato altre sei auto. La deflagrazione, inoltre, ha colpito anche alcuni negozi che si trovavano nella zona antistante l’esplosione. I vetri di alcune abitazioni ai primi piani e le vetrine di alcune attività commerciali sono andati in frantumi. Sul postosi sono precipitati i vigili del fuoco e gli agenti delle volanti della Questura di Foggia. I cittadini si sono svegliati in tensione dopo aver udito un fortissimo boato: è tornata la paura in città. Soltanto poche ore prima, infatti, un uomo era morto in un agguato.

Foggia, attentato dinamitardo nella notte

Torna la paura in Puglia: un attentato dinamitardo ha colpito la città di Foggia nella notte fra venerdì 3 e sabato 4 gennaio. In via d’Aragona una bomba è esplosa sotto un’auto di un residente: nella deflagrazione, inoltre, sono rimaste danneggiate 6 auto. Anche i negozi che si trovavano nella zona del cimitero, molto vicina alla bomba, sono stati danneggiati. Si tratta del terzo episodio dall’inizio del 2020.

Antonio, un residente della via, ha raccontato il terrore provato nell’istante del botto: “Eravamo in casa abbiamo sentito questo boato fortissimo che ha fatto tremare tre palazzine“. “Pensavamo ad una fuga di gas o qualcosa di simile – ha proseguito -. E invece siamo usciti sul balcone e abbiamo visto del fumo. Ci siamo accorti di quanto era accaduto. A causa della bomba si è spaccato il parabrezza della mia macchina“. Antonio pochi minuti prima dell’esplosione stava uscendo con una bimba di sette mesi ma aveva rinunciato perché la piccola aveva avuto un malore. “Altrimenti – racconta ancora – l’esplosione ci avrebbe colpiti in pieno”.

Episodi precedenti

Nella notte di Capodanno, infatti, due bar sono stati dati alle fiamme, mentre venerdì scorso Roberto D’Angelo, un uomo di 53 anni, è stato ucciso in un agguato. Roberto si trovava a bordo della sua auto quando all’improvviso i suoi aggressori lo hanno colpito affiancandosi con una motocicletta. Il 53enne, però, era stato vittima di un pestaggio in passato: quattro uomini volevano estorcere 80 mila euro al nipote. La Procura non ritiene possa trattarsi di attentati mafiosi, ma nessuna ipotesi è stata esclusa.