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Anniversario Acca Larentia: giornalista minacciata da Casapound

Giornalista minacciata anniversario Acca Larentia

Minacciata da alcuni attivisti durante le celebrazioni per l'anniversario di Acca Larentia, ad una giornalista è stata colpita la telecamera.

Tensioni alla commemorazione dell’anniversario della strage di Acca Larentia, dove decine di persone si sono riunite per ricordare le tre vittime: una giornalista che stava facendo delle riprese è stata minacciata da alcuni militanti di estrema destra che le hanno intimato di spegnere la telecamera.

Giornalista minacciata all’anniversario di Acca Larentia

La vittima delle minacce è Wendy Elliott, giornalista dell’agenzia di stampa LaPresse. Ad aggredirla è stato un attivista di estrema destra che dapprima le ha detto di non poter riprendere le celebrazioni e poi è passato all’azione colpendole la telecamera.

Il gruppo radunatosi nella Capitale stava ricordando il duplice omicidio a sfondo politico avvenuto 42 anni prima davanti ad una sede del Movimento Sociale Italiano. Nell’agguato, rimasto senza un colpevole, persero la vita due ragazzi giovanissimi, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. Alcuni scontri successivi con le forze dell’ordine provocarono poi una terza vittima, ovvero Stefano Recchioni.


La giornalista ha continuato a riprendere quanto stava accadendo immortalando i militanti, che hanno più volte fatto il saluto romano gridando Presente!“. Nel video condiviso sembra poi esserci anche il vicepresidente di Casapound Andrea Antonini che si dirige nella sua direzione per toglierle la telecamera. Trattenuto da altri militanti, aveva la chiara intenzione di rendere effettive le minacce precedenti colpendo lo strumento con cui stava effettuando le riprese. Cosa che effettivamente riesce a fare tirando un calcio.