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Omicidio Elena Ceste: lettera toccante della figlia ai nonni

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Mentre il padre è in carcere a scontare la pena per l'omicidio di Elena Ceste, la figlia Elisa scrive una lettera di ringraziamento ai nonni.

La figlia più grande di Elena Ceste, la donna uccisa dal marito Michele Buoniconti, Elisa, ha scritto una commovente lettera di gratitudine verso i suoi nonni. I quattro figli di Buoniconti, che oggi sconta una condanna a 30 anni per aver ucciso la moglie, da anni vivono con i nonni materni. Nessuno di loro ha mai avuto più contatti con il padre: l’uomo ha perso la potestà genitoriale.

Durante le festività Natalizie Elisa ha deciso di scrivere una lettera all’associazione Amis d’la Pera di Asti la quale, nel 2018 aveva effettuato una generosa donazione da parte di tutta la comunità per aiutare i nonni. Riconoscente per quanto fatto, Elisa ha deciso di dedicare un pensiero all’associazione, descrivendo la situazione familiare e senza dimenticare l’importanza dei nonni nella vita dei 4 ragazzi. La lettera è pubblicata sul settimanale Giallo.

Omicidio Elena Ceste: lettera della figlia

“Ho compiuto 19 anni, ho conseguito il diploma” scrive Elisa “Si è chiuso così il mio percorso di studi e ora sono pronta a entrare a far parte del mondo del lavoro. Proprio come ho sempre detto, per poter essere di aiuto economicamente ai nonni per la nostra crescita, da qualche mese lavoro presso un’azienda albese, con impegno e imparando sempre cose nuove”.

Elisa continua spiegando cosa stanno facendo i fratelli. R., 17 anni, frequenta la quarta superiore: ha ottimi risultati a scuola e riesce anche a dedicarsi alla sua passione: il calcio. Suo fratello G., 15 anni, frequenta l’istituto tecnico e nel tempo libero è attivo nel gruppo dell’oratorio. La sorellina A., 12 anni, ha invece iniziato a frequentare la scuola media.

Poi ringrazia i nonni: “Posso dire che siamo tutti e quattro cresciuti con la consapevolezza ogni giorno dei nostri impegni e del nostro futuro e tutto questo grazie ai nostri super nonni che continuano quotidianamente a prendersi cura di me dedicandoci affetto e amore profondo tenendo unita la nostra famiglia. Sono loro gli artefici di questo miracolo di unità. Con il loro impegno e i grandi sacrifici e rinunce hanno creato un forte legame diventato ancora più solido, che ci ha aiutato a superare difficoltà e momenti tristi e noi saremo grati per tutta la vita”.

Nel frattempo Michele Buoninconti, dal carcere, si prepara a chiedere la revisione del processo per l’omicidio della moglie, Elena Ceste. Buoniconti, si trova in carcere per l’omicidio della moglie, avvenuto a Motta di Costigliole D’Asti (Torino), nel 2014.