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Misteriosi cartelli a Milano: donna si vendica del compagno traditore

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Hanno suscitato la curiosità degli utenti del web i cartelli apparsi a Milano in cui una donna mette alla gogna l'ex, accusato di essere un traditore.

Hanno immediatamente suscitato la curiosità dei passanti diventando virali in poche ore i misteriosi cartelli apparsi il 13 gennaio in vari punti della città di Milano, nei quali appariva il volto (nonché il nome) di un uomo accusato dalla sua ex di essere un traditore. La donna, a questo punto presumibilmente l’autrice del vendicativo volantinaggio, ha infatti tappezzato i sedili di un treno della linea Milano-Mortara con decine di cartelli simili in cui esponeva alla gogna pubblica il fedifrago compagno anche se al momento nulla di più è dato sapere in merito.

Cartelli contro traditore a Milano

Sui volantini sparsi sul treno era possibile inoltre leggere le generalità del presunto traditore, accompagnate da un testo alquanto inequivocabile: Romano Falchetti sei un traditore e un farabutto. Hai ignorato le mie lacrime, ora ignora pure questo. E ringrazia che sono una signora”.

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Insomma una vendetta compiuta con tutti i crismi, specialmente in un’epoca come quella odierna in cui è relativamente facile mettere alla berlina una persona grazie alla potenza dei social network. È proprio sulle principali piattaforme che è infatti comparsa un’altra immagine, questa volta più dubbiosa, dell’ormai noto volantino sotto forma di cartellone pubblicitario affisso in una fermata della metropolitana. Una fotografia che però lascia alcuni sospetti sul fatto che potrebbe in realtà essere un elaborato fotomontaggio.

La fotografia dell’automobile

Subito dopo le immagini del traditore Falchetti un’ulteriore foto sullo stesso tema ha iniziato a farsi largo tra le pieghe di internet. Si tratta dell’immagine di un’automobile su cui un’altra fidanzata tradita (forse la stessa mano dei cartelli?) ha vergato la frase “Bentornato bastardo, ringrazia che sono una signora”, e che è stata poi caricata da un unico account in vari gruppi Facebook della città meneghina.

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Il modus operandi molto simile farebbe dunque pensare che i due eventi possano essere collegato in qualche modo, anche se secondo alcuni più che la vendetta di una donna tradita potrebbe trattarsi di un’elaborata campagna pubblicitaria. Se fosse realmente così, allora l’obiettivo di attirare l’attenzione degli utenti web è stato senz’altro raggiunto.