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Finanziere ucciso per errore durante la caccia: indagato un 23enne

Finanziere ucciso durante la caccia

Per la morte di Luca Pulsoni, finanziere ucciso durante la caccia, le autorità stanno indagando su un ragazzo di 23 anni.

Nuovi sviluppi sul caso di Luca Pulsoni, finanziere di 26 anni tragicamente ucciso per errore durante una battuta di caccia. Un ragazzo è stato iscritto nel registro degli indagati e nella giornata di martedì 14 gennaio 2020 verrà effettuata l’autopsia sul suo corpo.

Finanziere ucciso durante la caccia

L’incidente è avvenuto domenica 12 gennaio 2020 nelle campagne di località Cutà sull’altopiano degli Scrisi, in particolare a Maierato (in provincia di Vibo Valentia). Le forze dell’ordine stanno ancora ricostruendo l’accaduto ma, da quanto emerso, Luca, originario di Avezzano ma in servizio a Vibo Valentia, sarebbe stato centrato sotto la clavicola da un colpo a palla. Il genere è di quelli esplosi per la caccia ai cinghiali, chiusa tra l’altro dal 31 dicembre 2019.

A causa dello sparo è caduto in un dirupo e, al momento del recupero, dava ancora dei segni di vita. Inutili però i tentativi di rianimazione: pochi istanti dopo l’arrivo dei soccorritori è avvenuto il decesso. Le indagini delle autorità hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di un cacciatore di 23 anni della provincia di Caserta. F. N. le sue iniziali e omicidio colposo il reato ipotizzato dagli inquirenti a suo carico.


Nel frattempo sul cadavere del maresciallo della Guardia di Finanza verrà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura. L’esame, effettuato dal medico legale Katiuscia Bisogni, aiuterà a fare maggiore luce sulla vicenda. Verrà infatti chiarito il tempo intercorso tra il ferimento del giovane e il suo effettivo decesso ma anche la distanza da cui è stato aperto il fuoco.