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Incidente Corso Francia, maxi perizia per stabilire la velocità di Genovese

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Sono ancora molti gli interrogativi sull'incidente in Corso Francia: la maxi perizia accerterà la velocità alla quale viaggiava l'auto di Genovese.

Gaia e Camilla sono le due sedicenni che hanno perso la vita nella notte fra il 21 e il 22 dicembre 2019: un’auto guidata da un 21enne le ha investite. I legali delle famiglie hanno chiesto una maxi perizia sull’incidente avvenuto in Corso Francia a Roma per verificare a quale velocità viaggiasse l’auto di Pietro Genovese. Rimangono ancora molti gli interrogativi senza risposta e questo potrebbe aiutare a risolvere alcuni dubbi. La consulenza, quindi, intende accertare la velocità del Suv che ha travolto le due giovanissime.

Incidente Corso Francia, maxi perizia

L’accertamento sulla velocità alla quale viaggiava il Suv di Genovese è stato affidato a un ingegnere che dovrà verificare molti interrogativi. La maxi perizia sull’incidente in Corso Francia, dunque, si configura come cruciale per l’esatta ricostruzione dei fatti. Tra i dubbi ancora aperti, oltre alla velocità del veicolo, ci sono il punto d’urto, la corsia percorsa, la sincronizzazione del semaforo pedonale e veicolare. Inoltre, valutando le condizioni del mezzo, la velocità non poteva che essere elevata al punto che Gaia e Camilla sono state sbalzate a distanza di metri. Occorre anche verificare quali siano state le condizioni di visibilità nel momento dell’impatto. Infine, è bene chiarire il punto esatto nel quale Gaia e Camilla hanno attraversato la strada.

Il tutto è stato affidato all’ingegnere Mario Scipioni che verrà presto affiancato dai periti che verranno nominati dalle famiglie delle vittime. Le verifiche hanno come limite di accertamento il 7 marzo 2020. Nel frattempo, però, Genovese rimane agli arresti domiciliari con le accuse di duplice omicidio.