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Tubercolosi a Rovigo, paura all'asilo: contagiato bimbo di 5 anni

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Paura a Rovigo, dove un bimbo di 5 anni è risultato positivo alla tubercolosi. L'Ulss assicura: "Effettueremo esami sui compagni d'asilo".

Ha destato preoccupazione tra i genitori una nota dell’Ulss 5 Polesana in cui si legge: “In data odierna [martedì 21 gennaio, ndr] è pervenuta conferma di positività per tubercolosi in un bambino di 5 anni ricoverato in pediatria, e che frequenta una scuola d’infanzia di Rovigo“. Il piccolo in questione era entrato in contatto con un altro caso di tubercolosi, ma era risultato negativo agli accertamenti. Ora, dopo un secondo esame di routine, è risultato positivo alla patologia, evidenziando la presenza di rari bacilli di tubercolosi nell’aspirato gastrico. Il bimbo è tuttavia in buona salute e sta effettuando le cure necessarie.

Tubercolosi a Rovigo, preoccupazione per possibile contagio

Tanta la preoccupazione tra i genitori della zona, subito tranquillizzati dall’Ulss 5, che ha adottato misure cautelari. Nella nota infatti si legge che “i medici dell’Azienda Ulss 5 provvederanno a incontrare i genitori degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia e a eseguire gli accertamenti previsti dal protocollo regionale per i contatti in un caso di tubercolosi”.

Il direttore generale dell’azienda Ulss 5, dr. Antonio Compostela, incontrerà mamme e papà e spiegherà loro le misure necessarie per controllare i loro figli: “Il protocollo prevede, nella effettuazione del test Mantoux, le cui modalità di esecuzione saranno concordate al più presto, con i genitori, nell’incontro esplicativo che sarà organizzato dai medici dell’Ulss 5 insieme alla scuola, una radiografia del torace e una visita infettivologica pediatrica. Dal punto di vista clinico, il rischio di infezione per gli altri bambini è realmente basso; comunque il nostro servizio di Igiene e Sanità Pubblica seguirà costantemente la situazione in tutti gli aspetti, assieme alla scuola e ai genitori”.