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Napoli, ucciso fuori da una sala giochi: probabile atto camorristico

Napoli ucciso sala giochi

Ucciso a Napoli fuori da una sala giochi, non si esclude lo stampo camorristico.

Ennesima tragedia a Napoli, in via Vincenzo Valente. Tra i quartieri di Miano e Scampia un uomo di 44 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco fuori da una sala giochi. L’uomo ucciso era Stefano Bocchetti, ex affiliato del clan Lo Russo, condannato probabilmente per cause legate alla camorra. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine a seguito di una segnalazione giunta alla centrale dei carabinieri del ritrovamento di un cadavere all’interno del circolo ricreativo di Miano. Non si esclude che il cadavere si trovasse li da tempo, l’uomo potrebbe infatti essere stato ucciso anche nella notte precedenti. Il Corpo dei Carabinieri adesso sta cercando di ricostruire la vicenda in modo da chiarire l’esatta dinamica dei fatti, dal quale non si esclude l’omicidio di stampo camorristico.

Ucciso fuori una sala giochi: il movente

Da una prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti, Stefano Bocchetti, sarebbe stato freddato per i pentimenti eccellenti, tra cui quello del boss Carlo del clan Lo Russo. Da poco tempo la vittima era passata ad un nuovo clan, quello dei Balzano che si spartiscono il territorio con i Cifrone, nelle vicinanze della Masseria Cardone dei Licciardi. I sicari avrebbero atteso fuori dalla sala giochi il Bocchetti, che una volta giunto sul posto è stato raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco, che ne hanno causato la morte. Per gli inquirenti dunque le motivazioni del crimine potrebbero essere quelle di epurazioni interne, dal momento che, la zona di Via Valente, è una parte della città sotto il controllo dei Balzano.