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Virus cinese a Roma: pronto soccorsi in tilt, picchi di 150 pazienti

Virus cinese Roma

Insostenibile e in tilt la situazione negli ospedali a Roma a causa anche del virus cinese: previsto un vertice straordinario per gestire l'emergenza.

Massima allerta in Europa per il virus cinese 2019 nCoV: a Roma diversi pronto soccorsi sono al collasso a causa dell’elevato numero di pazienti che in alcuni casi è arrivato a 150. Ciò sta generando per molti di loro ore di attesa sulle sedie e ricoveri che arrivano dopo giorni.

Virus cinese a Roma

Solo nella giornata di giovedì 23 gennaio 2020 l’affluenza raggiungeva cifre elevatissime in tutti i maggiori ospedali della Capitale. Il Policlinico di Tor Vergata aveva 108 pazienti contemporaneamente, il Policlinico Casilino 120 e l’Umberto I 115, di cui 55 aspettavano un ricovero. Il grande problema è che, una volta che il medico stabilisce il ricovero, non sa dove portare il paziente e dunque uno su due rimane in attesa su una barella.

Tenendo conto di altri ospedali è emerso che al Sant’Andrea le persone presenti erano 82 mentre al Sant’Eugenio 92, di cui oltre la metà aspettava una visita. Nella sala dell’ospedale San Camillo vi erano poi 99 pazienti. Di questi solo 8 attendevano di essere visitati ma ben 39 aspettavano il ricovero.

Gli addetti temono che una situazione del genere possa protrarsi fino alla metà di febbraio, quando almeno l’influenza di stagione inizierà ad avere un calo. Nella mattinata di venerdì 24 gennaio 2020 è previsto un vertice straordinario presso l’Istituto Spallanzani con i direttori dei pronto soccorsi romani e non solo. La riunione operativa ha lo scopo di gestire al meglio eventuali casi di pazienti con sospetta patologia coronavirus. In Cina questo ha già causato 26 vittime e otre 600 contagi.