Argomenti trattati
Nuovo richiamo di uova da parte del Ministero della Salute, a scopo precauzionale, ritirate per “contaminazione microbiologica da salmonella enteritidis“. I lotti delle uova interessate dal richiamo del 27 gennaio sono: 1A130120, 2A130120, 2C130120 con scadenza il 10 febbraio e 1A140120 e 2C140120 con scadenza l’11 febbraio. Il ritiro riguarda le confezioni da 4, da 6 uova e quelle sfuse.
Salmonella, uova ritirate dal mercato
Per proteggersi dal rischio salmonella, si raccomanda di non consumare le uova ritirate e restituirle al punto vendita dove sono state acquistate. Le uova provengono dall’azienda agricola biologica Olivero Claudio (stabilimento in via Rigrasso a Monasterolo di Savigliano, Cuneo) e sono vendute con lo stesso marchio.
Il precedente
Sempre la stessa azienda, Olivero Claudio, è stata protagonista di un altro richiamo da parte del Ministero, risalente al 22 Gennaio. Si trattava del lotto numero 5528139926 di uova biologiche vendute con i marchi «Verso Natura Conad», «Cascina Italia» e «Amadori».
La salmonella: cos’è
Si tratta di un agente batterico responsabile della maggior parte delle infezioni derivanti da alimenti. I sintomi tipici sono quelli riconducibili a disturbi del tratto gastrointestinale: febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea. Questi possono comparire tra le 6 e le 72 ore dopo l’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono generalmente per 4-7 giorni. In genere la malattia ha un decorso benigno e non richiede il trattamento ospedaliero, ma può succedere che si aggravi. Tra gli alimenti generalmente più a rischio troviamo uova crude, derivati a base di uova, latte crudo, carne e derivati crudi o poco cotti, frutta e verdura contaminate.