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Giallo morte Alessio, ritrovato il pc del giovane morto a Parigi

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Giallo della morte di Alessio Vinci, ritrovato il pc dello studente d'Ingegneria Aerospaziale scomparso misteriosamente a Parigi un anno fa.

Giallo della morte di Alessio Vinci, trovati nuovi indizi. Sul caso del giovane “genio della matematica” scomparso alla fine dello scorso gennaio a Parigi emergono delle novità: ritrovato un pc e alcuni messaggi lasciati dal 18enne prima del fatale gesto. Il “Corriere della Sera” riporta i dettagli.

Ritrovato il pc di Alessio

Era stato ritrovato senza vita il giovane Alessio Vinci alla fine dello scorso gennaio a Parigi, sotto una gru alta 50 metri a Porte Maillot. Una morte senza spiegazioni, ma classificata dalla polizia francese come suicidio. A distanza di un anno, sono stati ritrovati un pc e alcuni messaggi che potrebbero far luce sul giallo che ruota attorno la morte del giovane “genio della matematica”, appena 18enne e studente d’Ingegneria Aerospaziale. Sarebbe stato ritrovato a casa del nonno Enzo – dove Alessio viveva dalla morte della madre -, il portatile, chiuso nell’armadio della stanza dove viveva. Il “Corriere della Sera” riporta: “Due strani codici, un nome di donna, Greta. Rimangono molti interrogativi”. Quello più grande, ovvero cosa possa aver spinto un brillante studente appassionato d’Ingegneria, descritto dagli amici sereno e felice, che decide di andare in una città a lui sconosciuta per lanciarsi da una gru. Nella ricostruzione eseguita, emerge che nella stanza d’albergo riservata da Alessio per una notte – al costo di 461 euro e prenotata ben 11 giorni prima – gli investigatori avrebbero ritrovato una lettera d’addio scritta a mano in francese recitante: “Non vi dirò perché ho fatto quello che ho fatto…”, con un altro foglio accanto con un codice: “E.T.P. je sais CAM 381ASLCM”, scritto al contrario ed in seguito fotografato con la webcam del Pc e inserito come sfondo dello schermo. Una sigla alfanumerica – S11900018 – impressa su un cartoncino, due scatole vuote di Coumadin e una Malboro nella cassaforte, le sigarette che fumava. Le stesse lettere – ETP – sarebbero state trovate sotto la sua scrivania di Torino, insieme al nuovo portatile in casa del nonno Enzo. Spiega l’avvocato Marco Noto – che ha consegnato il materiale ai Carabinieri-: “È il computer che ha usato almeno fino a fine dicembre, quando gli hanno regalato quello che poi è stato trovato a Parigi. Lì potrebbe esserci la chiave del mistero”.

Le chiamate e gli ultimi messaggi

Stefania Stefanìa, il pm di Roma, avrebbe chiesto di poter visionare il Pc dopo le analisi eseguite dai consulenti informatici su quest’ultimo, il cellulare e un altro portatile. Tra le chiamate e i messaggi dell’ultimo giorno, sarebbero state trovate quelle fatte al nonno e all’amico Matteo prima della terribile tragedia. “Mi aveva chiesto se conoscevo qualcuno a Parigi ma non avevo capito che era lì”, aveva dichiarato Enzo tempo fa. Nella chiamata a Matteo effettuata alle 21.33 e durata una ventina di minuti, Alessio parla di una certa Greta Harrison, precisando che si scrive con la “i”. Chiamata dove l’amico chiede se può trovare la ragazza su Facebook: “No, non cercarla che non la trovi”, la risposta secca del 18enne. Neanche il compagno sapeva che Alessio si trovasse nella capitale francese. Nel mentre che gli inquirenti continuano a cercare indizi, l’autopsia eseguita al tempo sul corpo del giovane riferiva di lesioni compatibili con una caduta dall’alto. L’ultimo segnale di vita di Alessio è un messaggio inviato alle ore 4.16 ad un’amica di famiglia, Simona: “I nonni sono stati i migliori genitori che avessi potuto avere”.