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Poggioreale, crollano le nicchie al cimitero: ossa fuori dalle tombe

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Frana nel cimitero a Poggioreale: crollano le nicchie e parte del muro perimetrale, le ossa cadono sulla strada. All'origine dell'accaduto, i lavori per la Linea 1 della metropolitana

Cedimento nel cimitero a Poggioreale: è successo nella mattinata del 3 febbraio. Il crollo di alcune nicchie ha provocato la fuoriuscita delle ossa dalle tombe. La zona interessata è quella del cimitero monumentale, che costituisce il nucleo originario di tutto il complesso cimiteriale di Poggioreale. La vasta area è conosciuta anche per le sue illustri chiese e per Quadrato degli Uomini Illustri.

Frana nel cimitero di Poggioreale, le cause

Secondo i primi accertamenti, la frana di Poggioreale sarebbe stata causata dai lavori in corso per la Linea 1. La metropolitana funge da prolungamento tra Piazza Garibaldi e l’aeroporto di Capodichino. Questa volta nel cimitero sono crollate le nicchie e parte del muro perimetrale. L’intervento degli operatori è stato immediato. Il personale ha infatti raccolto i resti dei defunti, cercando una collocazione adeguata. La protezione civile ha attualmente transennato tutta l’area, per poter procedere con la messa in sicurezza.

Agostino Anselmi, coordinatore Cifl Cp comune di Napoli, ha dichiarato in proposito: “ci giungono segnalazioni dalla cittadinanza. Il crollo nel cimitero delle ultime ore sarebbe stato causato da una perdita d’acqua ancora non individuata, che avrebbe procurato il cedimento del muro perimetrale con relativa caduta dei resti mortali conservati nelle nicchie”.

Non si tratta della prima volta. All’inizio di gennaio 2020 anche la zona del Fondo Desiderio ha presentato un simile problema. Una frana ha causato la spaccatura di alcune tombe di marmo, lasciando le ossa tristemente esposte. In tal senso, Anselmi ha commentato: “i cimiteri di Napoli versano in una condizione di estremo abbandono. Nonostante le nostre ripetute denunce e sollecitazioni, i locali destinati ai dipendenti comunali restano in condizioni fatiscenti […]. L’ultimo crollo avvenuto in queste ore, con i resti mortali rimasti per diverso tempo alla mercé delle intemperie, è solo l’ennesimo segnale di una condizione di degrado, che va prontamente affrontata“.