> > È morto Calogero Gliozzo, il 27enne siciliano: "La malattia era tornata"

È morto Calogero Gliozzo, il 27enne siciliano: "La malattia era tornata"

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Calogero Gliozzo era il ragazzo siciliano di 27 anni guarito dal linfoma: la malattia, però, è tornata e il giovane è morto

Lutto in Sicilia: è morto Calogero Gliozzo, il ragazzo di 27 anni che aveva lanciato una raccolta fondi online e che aveva sconfitto la sua malattia: il linfoma. Scoperto nell’aprile del 2017, lo studente di Enna aveva tentato di sconfiggere la malattia a Pavia, ma invano. Aveva quindi lanciato una raccolta fondi online, per la quale era diventato famoso sul web. I fondi raccolti gli avevano permesso di raggiungere Israele per sottoporsi alla delicata terapia sperimentale. Calogero aveva vinto, ma il linfoma in seguito era tornato. “Il cancro dopo essere stato debellato grazie alla Car-t è tornato inaspettatamente”, scrivono i familiari.

Calogero Gliozzi è morto

Dalla stessa pagina Facebook nella quale era stata annunciata la guarigione di Calogero Gliozzo è stata pubblicata la notizia della sua morte. Il ragazzo di 27 anni che aveva lanciato una raccolta fondi per combattere il linfoma aveva vinto. Si era sottoposto a una terapia in Israele e aveva sconfitto la malattia, che però è improvvisamente tornata. Calogero Gliozzo, infatti, è morto nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 febbraio. “Questa notte – scrivono sulla sua pagina Facebook i suoi familiari -, il nostro amato Calogero ci ha lasciati. La malattia dopo essere stata debellata grazie alla Car-t è tornata inaspettatamente. Stiamo preparando il viaggio di ritorno a casa. Ci vorrà qualche giorno. Grazie a tutti per la vostra vicinanza”.

Una storia che aveva fatto il giro del web e aveva commosso l’Italia. Tantissimi i messaggi di cordoglio al giovane guerriero. “Sempre sarai il nostro guerriero – scrive infatti un utente -. Sempre sarai nei nostri cuori. Grazie per averci insegnato tanto nella tua lotta alla vita e averci fatto capire quanto preziosa sia”. E altri: “Mi hai lasciato la serenità che mi trasmettevi nei pochi messaggi che ci siamo scambiati, a cui rispondevi con la gentilezza e l’entusiasmo con cui fino all’ultimo devi aver amato la vita. Mi hai lasciato la consapevolezza che la vita è un dono prezioso, da valorizzare sempre, in qualunque forma essa possa manifestarsi o possa mordere. E mi hai ricordato che dobbiamo a tutti i costi combattere quella superficiale ingratitudine che rende il nostro bel mondo un posto davvero peggiore. Non verrai dimenticato, mai“.