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Coronavirus, coniugi di Olbia in isolamento: tornati da una crociera

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Una coppia di coniugi di Olbia si trova in isolamento per un sospetto contagio da coronavirus dopo essere rientrata in Sardegna da una crociera.

Nuovo caso sospetto di coronavirus in Sardegna, dove una coppia di coniugi appena rientrata da una crociera è stata messa in isolamento dalle autorità sanitarie della regione, dopo che avevano iniziato a manifestare sintomi come tosse e febbre una volta tornati a Olbia. La coppia è al momento tenuta sotto controllo dai medici, che stanno analizzando l’evoluzione della sintomatologia al fine di capire se sarà necessario trasferirli presso uno dei due ospedali specializzati in malattie infettive presenti in Sardegna.

Coronavirus: coniugi in isolamento in Sardegna

Marito e moglie sono tenuti in isolamento da un paio di giorni all’interno della loro abitazione, come previsto dal protocollo sanitario attivatosi in questo caso. I medici dell’Unità di crisi locale del nord Sardegna stanno attualmente monitorando la situazione anche se al momento non risultano peggioramenti di sorta.

Nel caso infatti si dovessero aggravare le condizioni dei due coniugi, gli operatori sanitari sono già pronti a trasferirli presso uno dei due reparti specializzati in malattie infettive della Sardegna: l’Unità operativa complessa di Malattie infettive e tropicali dell’Aou di Sassari o l’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari.

Le parole dell’assessore alla Sanità

Nella serata del 10 febbraio sono giunte le rassicurazioni dell’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, che in una nota ufficiale spiega come non ci sia di che preoccuparsi: “La situazione è sotto controllo. Così come avvenuto per i precedenti sospetti abbiamo attivato l’Unità di crisi e sono in corso tutte le verifiche. Le persone per le quali è stato attivato il protocollo presentano un quadro che non rientra nemmeno nella definizione di ‘caso’ e per le quali abbiamo deciso di attivare comunque quanto previsto per l’emergenza nella massima cautela e per garantire agli assistiti e alla popolazione completa sicurezza”.