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Coronavirus: bambino in quarantena volontaria e precauzionale a Rimini

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un bimbo di Rimini è stato sottoposto a una quarantena volontaria di 14 giorni: i suoi genitori non gli permettono di andare a scuola.

I genitori di un bambino di Rimini hanno deciso che il piccolo non frequenterà la scuola e si sottoporrà a una quarantena volontaria per coronavirus. La famiglia, infatti, è rientrata da poco da un viaggio in Cina e, nonostante la regione visitata sia ben lontana da Wuhan, hanno optato per un periodo di quarantena. Il piccolo, inoltre, non avrebbe presentato alcun sintomo sospetto, né alcuna linea di febbre.

Coronavirus Rimini, bambino in quarantena volontaria

Primo caso di quarantena volontaria per coronavirus a Rimini: i genitori di un bambino hanno disposto un periodo di 14 giorni lontano dai compagni di scuola. Il piccolo, rientrato da un viaggio con la famiglia nel paese di origine (ben lontano da Wuhan) non avrebbe presentato alcun sintomo sospetto. In via precauzionale, però, i genitori non gli hanno permesso di andare a scuola.

Inoltre, un altro caso riguarda invece le scuole medie Panzini, dove un alunno non è ancora rientrato da un viaggio in Cina con la famiglia. “I genitori ci avevano comunicato che sarebbero ritornati a casa per un certo periodo, tra Natale e gennaio – ha confermato la preside Lorella Camporesi –. Non sono ancora riusciti a tornare in Italia perché nel frattempo è scoppiata l’emergenza. Quando rientreranno a Rimini sarà seguita la procedura indicata dal ministero della Salute”. Si tratterebbe, infine, dell’unico caso dell’istituto che presenta il maggior numero di studenti cinesi: “Noi ne abbiamo in tutto 58 – ha detto al preside -. A parte l’alunno non ancora rientrato dalla Cina, tutti gli altri stanno andando regolarmente a scuola”. Poi assicura: “Tanti genitori hanno fatto domande, ma nessuno, almeno da quel che sappiamo, ha tenuto a casa il figlio da scuola solo perché ha un compagno di classe cinese”.