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Patrick Zaky, i genitori di Giulio Regeni: "Liberatelo, merita onestà"

Egitto Zaky

I genitori di Giulio Regeni esprimono la loro vicinanza a Patrick Zaky, nella speranza che in Egitto non si ripeta la storia di loro figlio.

I genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, non hanno potuto fare a meno di commentare la triste vicende che vede protagonista Patrick Zaky, un giovane ricercatore vittima di torture in Egitto. Una storia, la sua, che ricorda da vicino quella del giovane ricercatore italiano. “Stiamo seguendo con attenzione ed apprensione l’arresto al Cairo dello studente egiziano Patrick George Zaki. Patrick, come Giulio, è un brillante studente internazionale e ha cuore i diritti inviolabili delle persone”, hanno dichiarato lanciando un appello alle istituzioni.

Genitori di Giulio Regeni su Patrick Zacky

I due coniugi continuano: “I governi democratici dovrebbero preservare e coltivare la crescita di questi nostri giovani impegnati e studiosi e dovrebbero tutelarne in ogni frangente l’incolumità. Auspichiamo che ci sia per Patrick una reale, efficace e costante mobilitazione affinché questo giovane possa essere liberato senza indugi“.

“Chiediamo alle istituzioni italiane ed europee – continuano i genitori di Regeni – di porre immediatamente in essere tutte quelle azioni concrete che non sono mai state esercitate per salvare la vita di Giulio o per pretendere verità sul suo omicidio. Siamo empaticamente vicini ai familiari e agli amici di Patrick dei quali comprendiamo l’angoscia e il dolore. Noi sappiamo di cosa è capace la paranoica ferocia egiziana: sparizioni forzate, arresti arbitrari, torture, confessioni inverosimili estorte con la violenza, depistaggi, minacce. Il tutto con la complicità ipocrita di governi e istituzioni che non vogliono rompere l’amicizia con questo paese. Speriamo che, ammonite dalla tragica vicenda di Giulio, le istituzioni italiane ed europee sappiano questa volta trovare gli strumenti per salvare la vita e l’incolumità di questo giovane ricercatore internazionale, senza far più passare neppure un’ora”.

Insieme al loro avvocato Alessandra Ballerini, Paola e Claudio hanno invitato i “paesi che si professano democratici” ad avere “la forza e la dignità di dichiarare l’Egitto paese non sicuro e richiamare immediatamente i propri ambasciatori. Il resto sono solo prese in giro. Patrick, come Giulio, merita onestà e determinazione, non chiacchiere imbarazzanti e oltraggiose”.