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Omicidio-suicidio a Rovigo: la coppia lascia una lettera di scuse

Picchia madre Bologna

Una donna è stata trovata morta a Rovigo con il marito vicino in condizioni disperate: l'ipotesi più accreditata è che si tratti di omicidio-suicidio.

Tragedia nel quartiere Commenda di Rovigo, dove nel primo pomeriggio di venerdì 14 febbraio 2020 si è consumato un omicidio-suicidio. Una donna è stata trovata morta nella sua abitazione di via Gramsci 45 con accanto il marito in gravissime condizioni per aver tentato di uccidersi.

Omicidio-suicidio a Rovigo

I due coniugi in questione sono Tino Bellinello e Renata Berto, rispettivamente di 87 e 80 anni. Lui, conosciuto a Rovigo per essere l’ex gestore di un distributore di carburante alle porte della città, avrebbe ucciso la moglie con un colpo della sua pistola. Si tratta di una Beretta regolarmente detenuta in quanto ex cacciatore. Dopodiché l’avrebbe puntata contro di sé con il presumibile intento di suicidarsi, senza però riuscirci.

Al momento del rinvenimento del corpo infatti le sue funzioni vitali risultavano azzerate ma gli operatori sanitari non hanno potuto confermarne il decesso. L’hanno così trasportato urgentemente all’ospedale del capoluogo di provincia veneto dove si trova ricoverato e intubato in condizioni gravissime.


Intanto sul posto sono giunte anche la Polizia di Stato e la Squadra mobile per delineare i contorni della vicenda e stabilire la sua esatta dinamica. I rilievi sono affidati invece alla Polizia Scientifica. Dalle prime indagini è emerso che si tratterebbe di un gesto volontario, dato che accanto ai loto corpi gli agenti hanno trovato una lettera. Con poche righe indirizzate a figli e familiari, la coppia si scusava per quello che stava per fare. Ignote al momento le ragioni che abbiano spinto i due al compiere il tragico gesto.