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Coronavirus, Niccolò: "Tornerò in Cina a trovare chi mi ha aiutato"

Coronavirus Niccolò

La paura per non poter tornare, la febbre, il supporto ricevuto: Niccolò, negativo al coronavirus, racconta i suoi ultimi momenti a Wuhan.

Ricoverato all’ospedale Spallanzani dopo essere tornato da Wuhan, Niccolò, risultato negativo al coronavirus, è in buone condizioni. In quarantena fino a quando terminerà il periodo di isolamento, ha raccontato come e con chi ha trascorso gli ultimi giorni in territorio cinese prima di fare ritorno in Italia.

Coronavirus: il racconto di Niccolò

Il giovane è rimasto bloccato nella provincia di Hubei per ben due volte perché aveva la febbre. Come ha spiegato, probabilmente l’ha contratta proprio a Wuhan dove si era recato a far visita ai nonni della sua famiglia cinese. Essendo in una casa di campagna fredda e poco riscaldata, dev’essersi ammalato in quella circostanza.

Ha raccontato che, vedendosi rifiutato l’imbarco mentre gli altri italiani potevano fare ritorno in patria, ha provato paura che non si è però mai trasformata in panico. “La prima notte non ho capito subito quello che stava succedendo, ho telefonato ai miei genitori. Subito dopo all’ambasciata e… sì, un po’ di paura, ma panico mai. Mi sono detto: se vai in panico non risolvi nulla” ha chiarito.

Gli ultimi giorni in Cina li ha comunque trascorsi serenamente grazie al supporto di diverse persone. Tra queste Mr. Tian, una guida turistica, e la professoressa universitaria Sara Platto, che vive a Wuhan da sette anni e ha deciso di rimanere lì. Con il primo Niccolò ha instaurato una grande amicizia: “Mi è stato vicino, usciva per portarmi da mangiare, mi ha accompagnato, mi ha assistito e quando finalmente ero davanti all’aereo speciale mi ha detto che gli mancherò“.

Sara invece l’ha sostenuto chiamandolo ogni giorno per sapere come stesse, anche se fisicamente non si sono mai incontrati. Sia lei che Mr. Tian sono rimasti a Wuhan e il 17enne, nonostante l’epidemia, ha affermato di voler tornare presto a trovarli e riabbracciarli.