> > Coronavirus, attivato protocollo a Cava dei Tirreni: un caso sospetto

Coronavirus, attivato protocollo a Cava dei Tirreni: un caso sospetto

coronavirus

Caso sospetto di coronavirus a Cava dei Tirreni, dove è stato attivato il protocollo di sicurezza in seguito al ricovero di un minore.

In Cina le vittime sono 2.233, in Corea del Sud si contano oltre 200 casi, ma per le autorità la situazione è “gestibile”. Preso d’assalto in Ucraina il bus che trasportava i rimpatriati da Wuhan. L’allerta ora è massima anche nel nostro Paese. Solo in Lombardia si contano 6 persone positive al coronavirus. Il 38enne di Codogno, in provincia di Lodi, verserebbe in condizioni gravissime. Così hanno fatto sapere i genitori. La moglie, incinta di quasi sette mesi, è ricoverata all’ospedale Sacco di Milano. Anche un amico del trentottenne è risultato positivo e ora si trova al Sacco. Altri 4 contagiati sono all’ospedale di Codogno. 8 nuovi casi nella stessa cittadina. Attivato il protocollo anche nella struttura di Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno, dove ci sarebbe un caso sospetto di coronavirus. Si tratterebbe di un minorenne.

Coronavirus, caso sospetto a Cava dei Tirreni

È già stato disposto il trasferimento al Cotugno di Napoli per il minore arrivato all’ospedale di Cava dei Tirreni. Si sospetta sia positivo al virus cinese. Per lui saranno necessari controlli presso la struttura napoletana, specializzata in malattie infettive. Intanto sono stati bloccati gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale di Cava. Chi si trova all’interno, inoltre, non può uscire dalla struttura. Finora però, tutti i casi sospetti che hanno coinvolto la Campania, sono risultati negativi.

Resta allarme al Nord: dopo la Lombardia, anche nel vicino Veneto si contano i primi casi di coronavirus. Primi due casi accertati a Padova. Si tratta di due pazienti anziani. I due sono stati ricoverati nel reparto Malattie Infettive e sono già stati isolati. I tamponi, risultati positivi, sono stati inviati per riscontri all’Istituto Spallanzani di Roma.