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Coronavirus, chi sono i sei pazienti contagiati in Lombardia

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Dopo il primo italiano positivo ai test per coronavirus a Lodi, in Lombardia sono stati segnalati altri cinque pazienti contagiati: chi sono.

Il coronavirus è arrivato in Lombardia: nella notte fra giovedì 20 e venerdì 21 febbraio un italiano è risultato positivo ai test a Lodi. Nella mattinata seguente, inoltre, altri due casi di contagio sono stati segnalati nella regione: si tratta della moglie del 38enne lodigiano e di un collega. Salgono quindi a tre i casi di coronavirus, nonostante soltanto il 38enne sia stato al momento confermato. Per le ore 12:30 di venerdì 21 febbraio è prevista una conferenza stampa a Palazzo Lombardia con Giulio Gallera, assessore al Welfare, per discutere sulla situazione. Nel frattempo, gli abitanti di Codogno e Castiglione d’Adda sono stati invitati a rimanere in casa.

Chi sono gli altri contagiati

Sembra che gli altri quattro pazienti, oltre ai coniugi, abbiano tutti – seppur in modo diverso – frequentato un bar di Codogno. Si tratterebbe del figlio del titolare e di tre clienti.

Coronavirus Lombardia, chi sono i contagiati

Il primo paziente risultato positivo ai test per coronavirus è un uomo di 38 anni residente a Castiglione d’Adda, in Lombardia: altri due pazienti contagiati sono stati segnalati in regione. Si tratterebbe della moglie del 38enne e di un amico rientrato dalla Cina lo scorso gennaio. Da quanto si apprende, il 38enne si sarebbe presentato in ospedale domenica 16 febbraio ma i medici lo avrebbero dimesso prescrivendogli un antibiotico. Tuttavia, le sue condizioni sono peggiorate e, ad oggi, è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno in prognosi riservata. Ha presentato un’insufficienza respiratoria e le sue condizioni sono ritenute molto gravi. Gli altri due casi sono invece ricoverati e posti in isolamento all’ospedale Sacco di Milano.

Chi è il 38enne lodigiano

Ha 38 anni, è spostato ma non ha figli l’uomo risultato positivo ai test per coronavirus a Lodi. Vive vicino a Codogno, a Castiglio d’Aadda, e si trova ricoverato da mercoledì 19 febbraio in terapia intensiva. Lavora all’Unilever di Casalpusterlengo, dove i sanitari stanno già effettuando i primi tamponi sui colleghi. Svolge il ruolo di responsabile per tutti gli aspetti tecnici relativi allo sviluppo dello “Svelto”. Secondo le prime ricostruzioni dei suoi spostamenti, pare che abbia avuto una cena il 20 gennaio scorso con alcuni amici rientrati dalla Cina, ma sarebbe entrato in contatto con moltissime persone. Sono 60 infatti gli amici, parenti e colleghi posti in isolamento precauzionale. Negli ultimi quattro giorni, inoltre, pare si sia recato a una partita di calcetto con il Picchio di Somaglia, a diverse cene, al lavoro ed è andato a correre. Avrebbe anche preso parte a un corso di primo soccorso della Croce Rossa a Codogno.

Chi è la moglie del 38enne

La moglie dell’uomo ricoverato al Codogno si trova anch’essa sotto controllo presso il Sacco di Milano. Lavora in un punto vendita della catena L’Erbolario a Casalpusterlengo, sempre nel Lodigiano, e fa l’insegnante di educazione fisica in una scuola media di Codogno. Inoltre, sarebbe incinta all’ottavo mese di gravidanza: da tempo, infatti, non si recava più a scuola.

La dirigente dell’Istituto, contattata telefonicamente da Notizie.it, ha precisato, infatti, ha precisato che quest’anno non ha mai preso servizio perché è in gravidanza (stato avanzato). Perciò non è mai venuta a contatto con gli alunni della scuola. Nonostante questo, ha spiegato la preside, stanno prendendo le necessarie precauzioni e hanno ordinato molti disinfettanti. Nelle giornate di lunedì 24 e martedì 25 le lezioni saranno sospese per il carnevale, ma verranno effettuate disinfezioni adeguate. I colleghi e la dirigente stessa hanno espresso solidarietà e vicinanza alla donna e al marito. In attesa di comunicazioni ufficiali mantengono i contatti con il prefetto, il ministro della Salute Roberto Speranza e il sindaco di Codogno.

Chi è l’amico

L’amico del 38enne lodigiano è un manager di una società di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) che lavora in Cina e lì trascorre quasi tutto l’anno.