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Coronavirus, finita la quarantena: "Ora mi aspettano i tortellini"

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Sono 55 gli italiani rientrati da Wuhan che potranno lasciare la quarantena alla Cecchignola: in arrivo i passeggeri della Diamond Princess.

Gli italiani rientrati da Wuhan hanno terminato il periodo di quarantena per coronavirus alla Cecchignola e potranno tornare alla loro normale routine. Tra i 55 italiani che hanno lasciato la zona tra il 20 e il 21 febbraio ci sono speranze e desideri diversi. C’è chi non vede l’ora di riabbracciare la famiglia, chi vuole correre dai propri figli e chi non vede l’ora di gustare un piatto di tortellini. Sono in arrivo, nel frattempo, i passeggeri italiani a bordo della Diamond Princess.

Coronavirus, terminata la quarantena

“Ci siamo finalmente visti senza le mascherine, ora si che ci conosciamo a viso intero”, ha scherzato un 22enne. Sono 55 gli italiani che hanno lasciato la quarantena per coronavirus alla Cecchignola tra giovedì 20 e venerdì 21 febbraio. Finalmente per loro riprende la vita normale. “Speriamo nessuno ci costringa ad esibire il certificato di sana e robusta costituzione che ci hanno rilasciato” ha confessato Michael. A tutti, infatti, è stato consegnato un certificato dimostra “l’idoneità dal punto di vista della Salute e ogni estraneità alla questione del coronavirus”. “Sono arrivato lì a Wuhan per lavoro – ha spiegato ancora Michael -, sono un tecnico di presse per ceramiche, e il giorno dopo ci hanno sigillato in hotel, sembrava una città spettrale. Ora vado a casa dalla mia famiglia a Modena e poi mangio un piatto di tortellini”.

Paolo, invece, esulta così: “è finita, è andata bene, siamo stati trattati benissimo. A chi deve venire qui dico ‘siete in una botte di ferro’. Siamo gli unici italiani certificati, siamo virus free. Ero a Wuhan per lavoro, ci sono stato appena un giorno”. Molti non vogliono essere ripresi: “Vi chiediamo di non riprenderci con le telecamere – hanno chiesto ai cronisti -. Da domani torneremo alle nostre vite e non vogliamo essere guardati come persone potenzialmente nocive agli altri, anche perché non lo siamo affatto, stiamo bene. Lo attestano tutti i controlli sanitari fatti in questi giorni e il certificato che ci viene rilasciato ma vogliamo proteggerci dai pregiudizi”.

“Qui siamo stati accolti bene, la struttura è eccezionale per situazioni di questo genere”, racconta un ospite, mentre qualcun altro è sicuro: “Prima o poi tornerò in Cina”.