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Coronavirus, Lombardia senza tamponi: "Non eravamo pronti a così tanti casi"

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L'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha confermato che la Lombardia è a rischio collasso: "Mancano i tamponi" per i test sul coronavirus.

Scoppia l’allarme in Lombardia per ma mancanza di tamponi per verificare i casi di coronavirus: a confermare la situazione è Giulio Gallera, l’assessore al Welfare. Da quanto si apprende, infatti, la regione non era preparata a questo enorme numero di casi in pochissime ore e adesso rischia il collasso. Ospite a Ce tempo che fa, Gallera ha dichiarato: “Chiaramente i tamponi un po’ scarseggiano, ne abbiamo fatti mille in tre giorni ma abbiamo già ordinato nuovi quantitativi”. Fontana, invece, conferma che le strutture messe a disposizione dall’esercito sono quasi pronte per ospitare le “persone che hanno avuto contatti con gli infetti”.

Coronavirus Lombardia, mancano i tamponi

Sono saliti a 165 i casi di Covid-19 registrati in Lombardia, mentre in tutta Italia sarebbero oltre 200. L’allarme dell’assessore al welfare riguarda la mancanza di tamponi in Lombardia per verificare la positività al coronavirus. Ai microfoni di Che tempo che Fa Giulio Gallera ha infatti spiegato che “il tampone solo per verificare la positività in un soggetto che manifesta già uno stato febbrile, finora l’abbiamo usato random nei confronti di tutti”. Il cambio di comportamento si è reso necessario: “La scelta sanitaria che abbiamo deciso di fare è che ogni contatto diretto della persona positiva venga messo in isolamento, quando ha la febbre viene portato in ospedale per fare un tampone”.

Anche Attilio Fontana sottolinea l’emergenza tamponi: “È chiaro che stiamo facendo una grande fatica e più aumenta il numero dei malati più la cosa diventa complicata”, ha detto. “Purtroppo non abbiamo né i medici né gli uffici d’analisi che possono rendere un numero cospicuo di esami. Stiamo ampliando i nostri laboratori e il numero degli esami – ha concluso il governatore – che riusciamo a rendere ogni giorno. Oltre 250, ma se la cosa dovesse ampliarsi…”. Infine: “Per questo abbiamo voluto essere subito rigorosi con provvedimenti che possono apparire eccessivi ma che spero possano contribuire a interrompere questa catena di contagi”.

Edifici per quarantena

Il governatore Fontana ha voluto assicurare i cittadini rispetto al tema dei contagiati: “Abbiamo previsto una serie di attenzioni particolari. Sono costantemente sotto controllo dalle nostre equipe mediche. Nel frattempo stiamo predisponendo una serie di locali all’interno di due edifici che ci sono stati messi a disposizione dal ministro della Difesa”.