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Coronavirus, caccia al paziente zero: l'ipotesi del centro massaggi

coronavirus, paziente zero: l'ipotesi di un centro massaggi cinese

Si continua a indagare su dove sia partita la diffusione del Coronavirus in Italia, nel tentativo di identificare il paziente zero.

Si continua a indagare su dove sia partita la diffusione del Coronavirus in Italia, ovvero su chi sia il cosiddetto paziente zero. Il paziente uno è stato individuato. Si tratta di un manager italiano che avrebbe avuto alcuni contatti con un amico di rientro dalla Cina ma che è risultato negativo ai test. L’uomo avrebbe poi contagiato la moglie incinta e altre persone con cui è stato in contatto. Non si è ancora trovato il paziente zero, la persona che avrebbe avuto contatti con la Cina diffondendo così il virus.

Coronavirus, caccia al paziente zero

Tra le numerose piste al vaglio c’è anche l’ipotesi che il picco sia stato causato da alcuni infettati in un centro massaggi gestito da cinesi in Lombardia. Qui infatti erano passati sia i due turisti di Wuhan ricoverati allo Spallanzani, sia i quattro di Taiwan che, tornati a Taipei, hanno scoperto di essere positivi.

Se questa ipotesi risulterà corretta, il virus potrebbe essere arrivato già alla fine di gennaio e a poco sarebbe servito il blocco dei voli diretti dalla Cina. La diffusione, dunque, avrebbe colpito prima persone con sintomi poco significativi per poi estendersi. Tuttavia i focolai della Lombardia e del Veneto non sarebbero connessi tra loro. La parola adesso passa agli esperti, che avranno il compito di ricostruire la catena del contagio. Il primo epicentro è quello di Vo’ Euganeo, in provincia di Padova, 19 contagiati tra cui Adriano Trevisan, 78 anni, il primo morto per Covid-19 in Italia. Nessuno degli infetti è mai stato in Asia e la comunità dei cinesi è risultata negativa ai test.