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Pasticcino Coronavirus a Genova: un dolce per esorcizzare la paura

Genova: pasticcino Coronavirus

Il pasticcino Coronavirus star di Genova, la lettera di Codogno, i meme sui social: gli italiani sdrammatizzano così.

Al caffè Mangini di Genova è possibile gustare il nuovo pasticcino Coronavirus. La divertente trovata culinaria costa 1 euro e 50 centesimi ed è nata da un’idea dei pasticceri dello storico locale del centro città.

Pasticcino Coronavirus gourmet a Genova

Un ripieno di crema al caffè, copertura al cioccolato bianco e zucchero rosso a riprodurre quasi fedelmente le sembianze del temibile virus. Chissà se anche Sandro Pertini, abitueé della pasticceria Mangini, apprezzerà il dolcetto.

Pasticcino Coronavirus a Genova

Sicuramente i clienti hanno apprezzato: “Sono andati a ruba. È stata un’idea dei nostri pasticceri per sdrammatizzare una situazione critica con qualcosa di dolce. L’iniziativa ha trovato il consenso di tutti”, commenta lo staff di Mangini. Anche se qualcuno ha comunque storto il naso.

Anche Codogno ride del Coronavirus

Questa è solo una delle iniziative anti-psicosi che impazzano nel nostro bel Paese. Il Comune di Codogno (Lodi), ad esempio, ha scritto una lettera semiseria destinata al virus che recita: “Vorrei chiederti come mai proprio qui? Tu lo sai che la gente di quei posti è temprata dalla nascita?”, e continua “Guarda che noi abbiamo la nebbia, il ghiaccio, il Po che fabbrica zanzare, allevamenti a non finire e spesso quello che chiamiamo profumo di campi è l’odore del letame usato per concimare!”

Pubblicata sul sito dell’istituzione, la lettera vuole ovviamente essere un mezzo indiretto di sostegno a tutti gli abitanti di Codogno, definita zona rossa del Coronavirus. La quarantena forzata si può combattere anche così, con una bella risata.

Risate contro la paura

Anche sul web e sui social impazzano video, immagini satiriche, post divertenti per prendere in giro un’epidemia che sta spaventando tanti italiani. L’assalto di massa ai supermercati della Lombardia e l’ansia che dilaga sui mezzi pubblici napoletani ne sono solo alcuni esempi.

In fondo sdrammatizzare fa sempre bene, senza però perdere la dovuta attenzione al problema. Ridere sì, ma mentre ci si lava accuratamente le mani.