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Coronavirus, concorso a Napoli: test febbre per i candidati a rischio

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Durante un concorso a Napoli, i candidati provenienti dalle zone a rischio si sono dovuti sottoporre ad un test febbre.

Per garantire la massima sicurezza ai partecipanti ai test di selezione del concorso banditi dalla Asl Napoli 2 Nord per psicologi, tecnici di laboratorio e tecnici della prevenzione è stato allestito un banco di registrazione dedicato a quanti provenivano da fuori regione. Per loro, circa 40 candidati, un infermiere e un medico hanno somministrato un questionario volto a raccogliere quante più informazioni circa le zone di provenienza.

Ai concorrenti provenienti da zone a rischio è stata misurata anche la temperatura corporea. Il protocollo prevedeva che se il candidato mostrava i sintomi del coronavirus e avesse una temperatura superiore ai 37 gradi, sarebbe stato invitato a contattare il 118. Alla selezione si sono presentati 3mila concorrenti da tutta Italia.

Test febbre per i candidati a rischio

«Queste giornate testimoniano quanto sia importante non farsi fermare dalle fobie che in queste ore rischiano di modificare il nostro stile di vita. Come Asl abbiamo voluto fortemente che queste prove si realizzassero. Siamo operatori sanitari e dobbiamo saper gestire con razionalità e fondatezza scientifica questi fenomeni. A tutti i candidati presenti in queste giornate vanno i miei migliori auguri. Un particolare ringraziamento rivolgo agli operatori dell’Asl che con abnegazione e serietà hanno portato a termine questo lavoro» Dichiara Antonio D’Amore, direttore generale Asl Napoli 2 Nord. Dopo le prove di selezione l’ASL Napoli 2 Nord assumerà 10 psicologi, 10 tecnici di laboratorio e 8 tecnici della prevenzione.Le graduatorie saranno utilizzabili da tutte le aziende sanitarie e ospedaliere campane, ed avranno una validità di due anni.