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Coronavirus: le nuove regole in Lombardia in vigore dal 2 all'8 marzo

Coronavirus regole Lombardia

Le nuove regole previste da lunedì 2 marzo in vigore su tutto il territorio della Lombardia per fronteggiare l'epidemia del coronavirus.

Per fronteggiare la nuova emergenza sanitaria causata dalla diffusione del coronavirus, sono state attuate in Lombardia delle nuove regole volte a ridurre il possibile contagio del virus. Il nuovo decreto del governo entrerà in vigore da lunedì 3 marzo, e prende il posto dell’ordinanza siglata dal presidente della Regione Lombardia e dal ministro della Salute. “Cambia l’impostazione perché nel testo che fissa le disposizioni per i prossimi sette giorni abbiamo una parte che sarà relativa a tutto il territorio nazionale oltre a una parte di misure relative a tre Regioni e probabilmente due province; un’altra è riferita a quattro province oltre alla ‘zona rossa’ per la quale vengono riconfermate tutte quante le disposizioni già decise” ha spiegato vicepresidente della Lombardia, Fabrizio Sala.

Coronavirus, le nuove regole in Lombardia

In Lombardia è stata confermata per un’altra settimana la chiusura di tutti i cinema e i teatri. I musei riapriranno le loro porte, ma gli ingressi dovranno essere contingentati in entrata e si dovranno evitare assembramenti di persone. Anche i pub e i ristoranti riapriranno senza limiti di orario, l’unica limitazione sarà la distanza minima tra i tavoli di almeno un metro. Restano le limitazioni ai negozi presenti nel centri commerciali e ai mercati, ma solo nelle provincie di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza Le strutture di vendita e i mercati saranno chiusi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie e punti vendite alimentari. In tutta la regione rimangono i limiti sull’attività sportiva, ad eccezione di quella effettuata all’aperto. Anche l’attività didattica di scuole di ogni ordine e grado resta sospesa. “I plessi potranno essere aperti e sanificati, si potranno attivare le lezioni e-learning in modo da mantenere attiva la didattica, sono sospesi tutti i concorsi tranne quelli sanitari” ha dichiarato il vicepresidente Sala.