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Coronavirus a Roma, un caso al San Filippo Neri: scatta la quarantena

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Paziente San Filippo Neri è risultato positivo al nuovo Coronavirus. Personale dell'ospedale ora in quarantena.

Un paziente dell’ospedale San Filippo Neri è risultato positivo al nuovo Coronavirus. Si tratta di un paziente del reparto di oncologia. Il 3 marzo si è recato al pronto soccorso a causa di difficoltà respiratorie. Dopo si è scoperto che era positivo al Covid-19. L’uomo, stando a quando si è appreso, avrebbe avuto contatti con parenti del Veneto nei giorni antecedenti al ricovero. Nella giornata del 5 marzo è stata registrata anche la prima vittima di Coronavirus a Roma: si tratta di una donna di 87 anni con gravi patologie pregresse.

Coronavirus, un positivo al San Filippo Neri

L’Assessorato alla Sanità e l’Asl Roma1 ha confermato la notizia. “Un paziente ricoverato in isolamento presso l’ospedale San Filippo Neri è risultato positivo al COVID-19 – dichiarano in una nota congiunta –. Si tratta di un paziente complesso dal punto di vista clinico, già in cura presso l’Ospedale San Filippo Neri. Nella notte del 3 marzo ha fatto accesso al Pronto Soccorso per un malore. A seguito degli esami diagnostici, preso contatto con l’INMI Lazzaro Spallanzani, si è provveduto ad eseguire il tampone, risultando positivo al CODIV-19. Attualmente il paziente è trattato in isolamento. Il link epidemiologico sembrerebbe legato ad un familiare in cura presso una struttura ospedaliera del Veneto”.

E ancora: “All’interno del San Filippo Neri sono state attivate tutte le misure previste per garantire la sicurezza e individuare eventuali altri paziente e operatori con cui può essere entrato in contatto, per adottare le misure conseguenti. In via precauzionale e fino alla fine della valutazione, alcuni operatori non sono in servizio, ma in isolamento domiciliare”.

Non ascoltando le direttive del Ministero della Sanità, sono state parecchie le persone affette da Coronavirus che si sono presentate al pronto soccorso per ricevere le cure necessarie. Questo ha costretto i medici e gli infermieri entrati in contatto con il paziente alla quarantena. “In questo momento la priorità è garantire il rispetto di tutte le procedure di sicurezza per evitare eventuali quarantene al personale sanitario e attuare immediatamente la 1° fase del potenziamento delle terapie intensive con 77 posti dedicati – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità D’Amato –. Entro la giornata odierna verrà emanata l’ordinanza per potenziare le terapie intensive con una riorganizzazione dei setting interni che riguarderà l’Istituto Spallanzani di Roma, il Policlinico Umberto I, il Policlinico Gemelli, l’A.O”.