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Coronavirus, Lombardia chiusa insieme a 11 province: le nuove misure

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Lombardia chiusa così come 11 province italiane: è quanto compare nella bozza del Decreto che l'esecutivo varerà nelle prossime ore.

La bozza del Decreto domenica 8 marzo 2020 verrà approvato dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus prevede che la Lombardia venga chiusa insieme a 11 province. Ciò vorrà dire che saranno vietati tutti gli ingressi e le uscite salvo gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni emergenziali. Le misure previste, quando approvate, dovrebbero entrare in vigore dall’8 marzo 2020 e avranno validità fino al 3 aprile.

Coronavirus: Lombardia chiusa

É quanto c’è scritto nell’articolo 1 di quello che dovrebbe essere il nuovo decreto varato dall’esecutivo. In altre parole l’intera regione diventerebbe zona rossa e i movimenti saranno possibili solo se assolutamente inevitabili. Le altre 11 province che riceveranno lo stesso trattamento sono in particolare Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.

Bozza decreto coronavirus

Queste alcune tra le altre misure previste:

  • la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito soltanto lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse
  • la sospensione di tutte le manifestazioni organizzate, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico.
  • l’apertura dei luoghi di culto condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Restano sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri.
  • la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado. Ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie.
  • la chiusura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
  • la sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari, ovvero in modalità telematica. Sono esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e quelli per il personale della protezione civile.

Cirio: “Stiamo cercando di approfondire”

Stando a quanto scritto da Alberto Cirio, Presidente del Piemonte, il decreto governativo troverà approvazione solo nella giornata di domenica 8 marzo e non nella serata di sabato 7 marzo come doveva essere inizialmente. Questo a causa delle richieste di approfondimento e chiarimenti da parte dei governatori delle regioni interessate, primi fra tutti Fontana e Bonaccini.

Lo stesso Cirio ha spiegato che anche lui stesso sta contribuendo a mandare le sue proposte per contenere il virus al governo.