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Coronavirus, Lombardia chiusa: decine di persone in fuga da Milano

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La divulgazione della possibile ipotesi che la Lombardia venga chiusa ha causato la fuga da Milano di diversi cittadini.

Sono decine le persone in fuga da Milano dopo la lettura della bozza del decreto governativo secondo cui la Lombardia potrebbe rimanere chiusa dall’8 marzo al 3 aprile 2020. Temendo di non poter più fare rientro nelle proprie regioni d’origine, diversi cittadini originari di territori extra lombardi hanno preferito tornare a casa.

Lombardia chiusa: fuga da Milano

Molte persone, colte dall’ansia di una blindatura dei confini regionali, si sono riversate nelle stazioni ferroviarie di Milano e del resto della Lombardia. Qui hanno cercato il primo treno o autobus diretto alla destinazione interessata e l’hanno prenotato al volo prima che il governo firmi quella che per ora rimane ancora una bozza. Questa prevede infatti il divieto di ingresso e uscita dalla Regione e da 11 province se non per motivi inderogabili di lavoro o situazioni emergenziali.

E così il risultato ha portato alle biglietterie piene di clienti e ai vagoni dei treni colmi di persone. Violando completamente la disposizione governativa di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro per limitare il contagio da coronavirus. Proprio per questo la divulgazione della bozza da parte dell’esecutivo è stata un errore. Perché ha causato l’effetto opposto a quello sperato scatenando panico e ansie al momento prive di fondamenti concreti dato che nulla è ancora ufficiale.

A testimoniare la situazione in cui versa la Stazione di Milano Porta Garibaldi è stato un cronista di Fanpage, che ha anche intervistato una ragazza. Munita di mascherina e guanti di gomma, la giovane ha spiegato di aver prenotato un treno per Roma, la sua città natale, per paura che dal giorno seguente non vi avrebbe più potuto fare ritorno. “Se sono preoccupata? Sì, ovvio“, ha aggiunto.