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Coronavirus, i dettagli del decreto del governo in vigore dal 10 marzo

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Ecco i primi dettagli del nuovo decreto sul coronavirus approvato dal governo Conte, che entrerà in vigore dalla giornata di martedì 10 marzo.

Con il nuovo decreto sul coronavirus approvato in serata dal governo Conte e che entrerà in vigore da martedì 10 marzo tutto il territorio nazionale viene considerato zona rossa. Una misura drastica che si è resa tuttavia necessaria al fine di contenere il più possibile il propagarsi dell’epidemia, che nell’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile ha raggiunto nel nostro paese i 7.985 contagi e 463 decessi. Vediamo però nel dettaglio quali saranno i provvedimenti presi dall’esecutivo per fronteggiare l’emergenza.

Coronavirus, i primi dettagli del decreto

Come dichiarato dallo stesso presidente Conte, il decreto prevede per i cittadini il divieto di spostamento dalla propria residenza, se non per comprovati motivi di lavoro o per gravi esigenza familiari e sanitarie: “Occorre rinunciare tutti a qualcosa per tutelare la salute dei cittadini. Oggi è il momento della responsabilità. Non possiamo abbassare la guardia. Il decreto è inoltre composto da un solo articolo e verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale già nella serata del 9 marzo.

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Nel decreto viene inoltre ufficializzato il divieto di assembramenti all’aperto, oltre alla chiusura dei bar e dei ristoranti dopo le ore 18: “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione io resto a casa. Non ci sarà più la zona rossa ma ci sarà l’Italia zona protetta. […] Aggiungiamo anche un divieto degli assembramenti all’aperto e nei locali aperti al pubblico”.

Stop alla Serie A e scuole chiuse

Fino al prossimo 3 aprile viene inoltre varata la sospensione delle attività didattiche nelle università e nelle scuole di ogni ordine e grado, oltre allo stop per i campionati di calcio della Serie A e delle serie minori. Proprio a tal proposito Conte ha precisato: “Per quanto riguarda le manifestazioni sportive, non c’è ragione per cui il campionato prosegua. I tifosi devono prenderne atto. Non consentiremo l’utilizzo di palestre per lo svolgimento di attività sportive. Queste norme entreranno in vigore domattina”. Chiusi anche musei, palestre, piscine, teatri, nonché centri sociali e culturali.

Non è invece previsto lo stop al trasporto pubblico, proprio per consentire lo spostamento di quelle persone che necessitano di recarsi sul luogo di lavoro nonostante l’epidemia: “Non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare”.