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Resta chiuso in casa con il cadavere della sorella: era positiva al coronavirus

Coronavirus

C'è un sospetto caso di Coronavirus a Napoli, dove una donna di 47 anni è deceduta nella sua casa. La 47enne soffriva di epilessia.

Un caso sospetto di Coronavirus arriva da Napoli, dove una donna di 47 anni, che soffriva di epilessia, è deceduta per cause ancora da accertare. Negli ultimi giorni, infatti, la quarantasettenne ha manifestato i sintomi compatibili con quelli tipici del Covid-19. I familiari hanno ricevuto lunedì 9 marzo l’esito del tampone: la 47enne è risultata positiva al Covid-19. A denunciare l’accaduto è stato il fratello della vittima.

Coronavirus a Napoli, la morte della 47enne

“Le istituzioni devono aiutarci siamo da 24 ore chiusi in casa con mia sorella morta”. L’appello arriva da Luca Franzese, il fratello di Teresa, 47enne napoletana deceduta nella serata di domenica 8 marzo nella propria abitazione in piazza Carlo III. I familiari avevano chiesto venisse eseguito il tampone alla sorella, temendo fosse stata contagiata dal Coronavirus. Nell’appartamento, oltre al fratello di Teresa e la salma della giovane donna, ci sono i due anziani genitori e un’altra sorella con il marito e due figli. I sette familiari si sono autoisolati in casa: l’esito del tampone, infatti, ha rivelato la positività della donna al Covid-19. Il fratello della vittima intanto accusa le istituzioni, che per il momento non hanno offerto alcun aiuto alla sua famiglia: “Nessuno fornisce indicazioni su cosa fare e ovviamente anche le pompe funebri non vengono fino all’esito del tampone. Nel videomessaggio pubblicato sui social, Luca mostra immagini dure e le sue parole di denuncia non sono da meno. A sua detta, la sorella (e con lei l’intera famiglia) è stata “abbandonata”.

La quarantasettenne soffriva di epilessia, ma seguiva una terapia e non aveva altre patologie a carico. Al momento è in isolamento anche l’equipe del 118 che nella serata di domenica 8 marzo è intervenuta a soccorrere la donna nel suo appartamento. Gli operatori in questione, infatti, non hanno prestato servizio dopo essersi avvicinati al caso sospetto.

Il racconto del fratello

“Mia sorella ha avuto un’influenza con sintomi compatibili al Coronavirus, prima di morire e abbiamo insistito per farle fare il tampone dal 118″, ha spiegato il fratello di Teresa.

Quindi ha ricordato: Gli operatori non avevano il kit e sono tornati una seconda volta in tarda serata per effettuare il tampone. Da quel momento nessuno ci ha dato indicazioni su come comportarci ma ci hanno abbandonato a noi stessi. Mia sorella è qui nel letto e noi siamo ostaggio in casa, vorremmo solo sapere cosa fare e chi si sta occupando di noi”.