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Coronavirus, a Bari si invita a "uscire di casa"

Coronavirus, cartello a Bari

Nonostante l'emergenza Coronavirus, a Bari è spuntato un cartello che invita a "uscire di casa".

Il continuo dilagare dell’epidemia dovuta dal Coronavirus ha costretto il Governo a misure straordinarie. Tra queste c’è stato l’ordine di non uscire di casa, se non per andare al lavoro o per fare la spesa. Molti politici, figure istituzionali, e decine e decine di volti dello spettacolo e dello sport si sono uniti per lanciare lo stesso appello: “State a casa“. Eppure c’è chi si ostina a mandare messaggi che vanno nella direzione opposta, e che possono contribuire a creare nel migliore dei casi parecchia confusione. Nel peggiore, invece, possono creare possibilità di nuovi casi di Coronavirus, come accaduto a Bari.

Coronavirus, a Bari si invita a “uscire di casa”

La pagina Facebook Figli di Putin ha segnalato un cartello, targato Confcommercio, in cui si invita a uscire. Il cartello sembra posizionato davanti a un parcheggio per pullman turistici. Recita così: “Non chiudetevi in casa! La vita fuori continua“. Quindi, come già detto, un messaggio del tutto contrario a ciò che hanno “consigliato” da più parte le istituzioni. Certo, probabilmente il cartello è vecchio di qualche giorno. Difficile pensare, infatti, che sia stato allestito subito dopo la decisione del Premier Conte, arrivata nella serata di lunedì 9 marzo, di dichiarare tutto il Paese zona rossa. In ogni caso testimonia la confusione che regna in Italia. In tutto il periodo dell’emergenza, infatti, si sono alteranti messaggi e inviti spesso completamente contrastanti tra loro.

La pagina Facebook ha condannato il cartello non mancando di scoccare una frecciatina a chi, fino a poco tempo fa, era sceso in piazza per chiedere di non farsi prendere dal panico e di continuare ad andare nei negozi e ristoranti cinesi. “Siamo certi che il cartellone si riferisca alle scorse settimane – dice la pagina -, ma è la dimostrazione lampante della sottovalutazione del #coronavirus che c’è stata fino a qualche giorno fa da parte di molti. Un po’ come l’aperitivo di Zingaretti a Milano il 27 febbraio”.