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Coronavirus, a Pordenone esce e si giustifica: "Mi serve la PlayStation"

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"Sto andando a comprare la PlayStation per i miei figli": così un uomo si è giustificato davanti agli agenti, in piena emegrenza coronavirus.

Anche a Pordenone sono cominciati i controlli a tappeto delle forze dell’ordine. Gli uomini della polizia stradale si sono così trovati davanti un uomo che ha dovuto giustificarsi. “Sto andando ad acquistare la PlayStation per i miei figli – ha detto agli agenti, in piena emergenza coronavirus – altrimenti come trascorrono tre settimane in casa?”. Insomma, una “necessità” non prevista dalle eccezioni agli spostamenti. Spostamenti che sono stati vietati di fatto dall’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dpcm). Le motivazioni valide riguardano solo salute, lavoro e necessità come la spesa. Non certo l’acquisto della PlayStation.

Coronavirus, esce di casa per comprare PlayStation

L’uomo bloccato dalla polstrada è stato denunciato per mancato rispetto delle misure dell’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte. Il provvedimento, bisogna ricordare, ha inasprito le restrizioni anche sulla mobilità dei cittadini allo scopo di contrastare la diffusione del contagio. Sul coronavirus a Pordenone e dintorni non è il solo caso segnalato dalla polizia stradale e dalla polizia ferroviaria.

I moduli e i denunciati

La Questura, impegnata nel monitoraggio sul coronavirus a Pordenone, ha acquisito oltre 220 autocertificazioni. Si tratta di moduli compilati da persone che si sono spostate per motivi di lavoro. Spiccano in Friuli-Venezia Giulia, però, anche 6 denunciati per mancato rispetto del Dpcm. I poliziotti si sono concentrati anche nel verificare la veridicità delle dichiarazioni, contattando le aziende o i titolari e datori di lavoro.