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Coronavirus, nella notte assalto ai distributori di sigarette

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Nella notte in molti hanno presso d'assalto i distributori di sigarette, ma i tabacchi non chiudono durante l'emergenza coronavirus.

Dopo la corsa ai supermercati, la follia da coronavirus ha portato nella notte del 12 marzo all’assalto ai distributori sigarette. É un fenomeno che si è verificato più o meno in tutta Italia, con lunghe file proprio davanti ai distributori automatici e con molte persone intente a fare incetta di sigarette e prodotti da fumo. A far scattare l’allarme sarebbe stato il discorso tenuto dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dove si annunciava l’ulteriore restrizione delle misure da adottare per l’emergenza coronavirus.

Coronavirus, assalto ai distributori di sigarette

Naturalmente anche questa paura di rimanere senza sigarette poteva essere evitata visto che, così come i supermercati e le farmacie, anche i tabacchi e le edicole rimarranno aperti. La fila per fare incetta di pacchetti di sigarette è pertanto completamente inutile soprattutto se si considera che addensarsi in più persone per fare le fila rappresenta una violazione della parte più importante del decreto: evitare luoghi affollati e mantenere la distanza di almeno un metro.

Chi chiude e chi no?

Ricordiamo inoltre che le attività per cui è prevista la chiusura sono bar, ristoranti, mercati di strada, centri commerciali, centri estetici, parrucchieri e barbieri. Sospese anche le mense dove non è possibile mantenere un metro di distanza l’uno dall’altro. Per quanto attiene ai mezzi pubblici, ogni regione deciderà caso per caso come sia meglio organizzare il proprio trasporto pubblico locale.

Per tutte le informazioni dettagliate, regione per regione, si consiglia di visitare il sito della proprio regione di appartenenza oppure quello del Ministero della Salute e del Governo.