> > Coronavirus a Firenze, bambino di 11 mesi positivo: ricoverato al Meyer

Coronavirus a Firenze, bambino di 11 mesi positivo: ricoverato al Meyer

coronavirus firenze bambino

Un bambino di 11 mesi è stato ricoverato all'ospedale Meyer di Firenze: il piccolo era positivo ai test per coronavirus.

Nuovo caso di coronavirus tra i più piccoli: un bambino di 11 mesi è risultato positivo ai test ed è stato ricoverato al Meyer di Firenze. Il piccolino, da quanto si apprende, non sarebbe grave: le sue condizioni sono stabili. In Italia al momento sono 43 i bambini ricoverati, ma nessuno di loro rischia la vita. Rezza, infatti, ha chiarito che “i bambini positivi sono pochi e sembra superino bene la malattia. Il fatto che alcuni siano asintomatici rafforza la decisione di chiudere le scuole”.

Coronavirus, bambino ricoverato a Firenze

Ha solo 11 mesi il bambino ricoverato all’ospedale Meyer di Firenze: è risultato positivo ai test per coronavirus. Si tratta del secondo caso nella struttura della Toscana, ma in Italia ci sono altri 43 piccolini ricoverati, non in gravi condizioni. In tutta la Regione, inoltre, sono 10 i bambini positivi al coronavirus. Lo scorso 11 marzo una bambina di due anni era stata dimessa dopo il ricovero avvenuto il 9 marzo a Lucca.

Pochi giorni prima, una mamma positiva al virus aveva partorito la figlia, risultata sana e negativa al Covid-19. Una notizia che aveva rallegrato il cuore dei medici, della famiglia e dell’Italia.

Le parole di Giovanni Rezza

Il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Giovanni Rezza, ha voluto chiarire: “I bambini positivi in Italia sono abbastanza pochi – 43 in totale – e soprattutto sembrano superare la malattia abbastanza brillantemente. È una buona notizia. Il fatto però che si riscontrino dei bambini positivi con sintomi clinici, assieme a uno studio che documenta di bimbi che non hanno sintomi clinici ma possono essere positivi, rilevati all’estero, mi sembra che rafforzi la decisione di chiudere le scuole”.

Infine, ha aggiunto: “Alla chiusura era necessario affiancare altri provvedimenti per impedire che chi non va a scuola si riunisca in altri luoghi e mi pare che quelli presi in seguito vadano in questa direzione. Aspettiamo con speranza i risultati di queste misure“.