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Coronavirus, infermiera denuncia paziente: non ha detto di provenire da zona rossa

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A Bari è scattata la denuncia ad una paziente da parte di un'infermiera: la prima, positiva al coronavirus, non aveva comunicato di provenire da una zona rossa.

Un’infermiera dell’ospedale di Bari ha sporto denuncia contro una paziente e sua madre perché, al loro arrivo nella struttura, non l’hanno informata di provenire da una zona rossa, precisamente da Parma: in questo modo l’hanno esposta al rischio di contagio da coronavirus, tanto più che la donna in questione è poi risultata positiva.

Coronavirus: infermiera denuncia paziente

A causa della mancata comunicazione, l’operatrice è stata costretta all’isolamento insieme alla sua famiglia. Tutto ciò in una situazione dove c’è carenza di personale medico e anche solo l’assenza di qualcuno può fare la differenza. Stando all’esposto che l’infermiera ha presentato la paziente, una partoriente, e la madre si erano recate al nosocomio nella mattinata del 7 marzo. Al momento della compilazione della cartella d’ingresso, la donna avrebbe asserito di essere residente nella provincia di Bari dimenticandosi di comunicare che proveniva da Parma. Ovvero una zona individuata come rossa a causa dell’elevato numero di contagi.

Il giorno successivo, dopo aver partorito, i medici hanno isolato la donna facendole anche indossare una mascherina. E’ stato soltanto in questa circostanza che l’infermiera ha saputo da dove veniva e che era risultata positiva ai test per il coronavirus.

Immediata dunque la chiamata al medico di famiglia, che le ha consigliato la quarantena di due settimane a lei e ai suoi contatti più stretti, ovvero i familiari. Una situazione che per il marito ha voluto dire la chiusura dell’attività di autoriparazione. Di qui poi la decisione di denunciare mamma e figlia per averla sottoposta al rischio di venire contagiata. I reati che vengono loro contestati sono quelli di dichiarazioni mendaci all’autorità, violazione di ordini impartiti dall’autorità, diffusione di epidemia e delitti colposi contro la salute pubblica.