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Coronavirus, il cartellino #iorestoacasa: l'iniziativa del ministero

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Il ministero della Salute ha voluto promuovere lo slogan #iorestoacasa con un cartellino da appendere alla porta. Ma l'idea non è piaciuta a molti.

Con l’emergenza coronavirus che ha costretto il nostro Paese a sperimentare per la prima volta una misura di quarantena così restrittiva, arriva un’idea del ministero della Salute che nella sua semplicità cerca di rendere più sostenibile la permanenza in casa di milioni di cittadini italiani. Nella giornata del 12 marzo il ministero ha infatti promosso l’iniziativa del cartellino da porta #iorestoacasa, un banale door hanger simile a quelli del “non disturbare” presenti negli alberghi sul quale vengono ricordate le principali regole da mantenere in questa situazione di quarantena.

Coronavirus, l’iniziativa del ministero

L’iniziativa lanciata dal ministero consiste in un semplicissimo door hanger da appendere alla maniglia della propria porta, con sopra un efficace slogan per ricordare ai cittadini cosa è bene fare durante questa emergenza: “Aiutiamoci l’uno con l’altro lasciando il virus fuori dalla porta”. Sul sito del ministero è infatti possibile scaricare il file ufficiale del cartellino, in modo da poterlo stampare comodamente a casa propria senza dover uscire di casa.

Le critiche al messaggio

Nonostante la volontà da parte del ministero della Salute di offrire ai cittadini un’occasione di fare la loro parte durante l’epidemia, l’iniziativa del cartellino #iorestoacasa non è piaciuta a molti utenti, che sotto il post hanno protestato contro il ministero accusandolo non pensare a cose più utili per il Paese. Tra i tanti messaggi presenti è possibile infatti leggere: “Se mi fermano dico che sto andando a stampare il cartellino da appendere alla porta? È di prima necessità? Ma per piacere”, ma anche: “Che gran bella ideona! Ma cosa avete nel cervello? Avete idea di come sta andando il mondo? Invece di pensare al bricolage pensate alla vostra coscienza! STUPIDI.

Non si è fatta attendere ovviamente la risposta del ministero, che replicando a molti dei commenti ha spiegato il senso di questa iniziativa: “Ovviamente non è un obbligo. Solo un invito da stampare a casa e se vuoi da esporre per invitare i tuoi vicini a restare a casa. Più persone capiscono l’importanza di questo gesto, più facile sarà aiutare chi ogni giorno sta affrontando l’emergenza per curare i nuovi casi di coronavirus.