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Coronavirus, Sgarbi contro i vip: "I miliardari possono stare a casa"

coronavirus vittorio sgarbi contro i vip

Sgarbi si scaglia contro i vip che in queste ore condividono il messaggio "io resto a casa". Secondo il critico "loro non escono per lavorare".

Coronavirus, Vittorio Sgarbi si scaglia contro gli artisti. Il critico d’arte non condivide il messaggio che stanno lanciando sui social per gli italiani.

Coronavirus, Vittorio Sgarbi contro i vip

Tutti gli artisti dal cinema allo spettacolo passando per la musica stanno lanciando messaggi di solidarietà nei confronti dei connazionali costretti a rimanere a casa. La campagna “viral” dei social #iorestoacasa vede centinaia di famosi protagonisti di video in cui si invita la popolazione a rimanere a casa. I consigli sul da farsi sono svariati: leggere un libro, ascoltare musica, cucinare, guardare un film. Tutti, ma proprio tutti, ci hanno messo la faccia per questo coronavirus. Sono stati tanti gli artisti che, vedendo rinviati i concerti, a causa dei divieti imposti dal governo contro gli assembramenti, hanno scelto di creare palchi nelle proprie case e di andare in scena “in streaming”. È il caso, ad esempio, di Gianna Nannini, Francesco Gabbani, Chiara Civello, Diodato, Clementino e molti altri.

L’accusa

Tutti tranne lui, l’irriverente Vittorio Sgarbi che, come sempre controcorrente, resta in un angolo in disparte (o quasi) dissociandosi dai messaggi dei colleghi e non. Ospite di Mario Giordano nel programma “Fuori dal coro” non ha tardato a dire la sua, attaccando i vip che si immortalano nelle attività domestiche in questi giorni di quarantena. Secondo Sgarbi questi personaggi non hanno bisogno di scendere a lavorare come molti italiani e quindi per loro è facile rimanere tra le proprie quattro mura ad improvvisare concerti, esprimere pareri o leggere il giornale: “Non mi piace che siano questi miliardari a invitare le persone a restarsene a casa – ha detto Vittorio Sgarbi – loro guadagnano miliardi grazie ai dischi, ai film e alla Siae. Il problema è di chi è costretto a uscire per lavorare“.

Lo stesso critico proprio ieri ha espresso, attraverso un video sui social, la sua perplessità rispetto alle misure prese dal governo.Il decreto criminogeno del governo uccide l’economia. – sentenzia Sgarbi – Nessun paese, a parte l’Italia, ha adottato queste misure. Misure che bloccano il Paese in quella che è un’intera zona rossa dove i cittadini possono spostarsi solo ed esclusivamente per ragioni familiari, di salute o lavorative”.